lunedì 4 settembre 2017

Alla fiera dell'est

In viaggio da $città a $mia_città. Come spesso mi capita prendo l'interregionale, poi rinominato regionale e basta, giusto per creare ulteriore confusione nei passeggeri, per rinominarlo poi regionale veloce. Due cambi di nome per non cambiare nulla nella sostanza.

Il venerdì sera è un momento speciale. Legioni di studenti fuorisede si sommano ai pendolari, desiderosi di tornare a casa per il fine settimana. Il risultato è che il treno, già normalmente pieno diventa sovraccarico. Tra di noi viene amorevolmente chiamato Auschwitz Express. Questo perché l'interregionale permette di raggiungere le principali città in tempi molto simili agli Intercity e gli Eurostar a fronte di un costo del biglietto molto più basso. Quindi tutti vogliono prenderlo.

Ora serve una premessa, altrimenti si rischia di non capire il senso dell'accaduto: l'interregionale è un treno "normale", non a configurazione bloccata, ma viene trattato come tale. Quindi tutti gli interregionali sono uguali, locomotore, tre carrozze di seconda classe, due di prima e altre quattro di seconda, di cui l'ultima semipilota. In genere nell'Auschwitz Express il capotreno impietosito o spaventato decide di declassare una delle due carrozze di prima classe a seconda, così da lasciare ai poveri passeggeri un po' più di spazio, visto che le due carrozze di prima classe sono sempre, comunque, vuote.

Ogni venerdì è sempre la stessa storia. Sempre.

Un venerdì chiacchierando con uno dei capotreno con cui ho confidenza faccio la fatidica domanda.
Io: Ma perché non viene montata solo una carrozza di prima classe e già che ci siamo una o due di seconda classe in più? Farebbero comodo.
$capotreno estrae dalla borsa un bicchiere di caffè istantaneo, quello che per reazione chimica si scalda da solo.
$capotreno: È una bella domanda. Sai che me la sono fatta anche io?
Io: Ah si? E?
$capotreno attiva la reazione chimica e tiene il bicchiere tra le mani iniziando a sentire il tepore.
$c: E sono andato a chiedere al mio superiore. Anche lui si era fatto la stessa domanda…
Io: …
$capotreno apre il bicchiere, aggiunge dello zucchero e con un bacchetto mescola il caffè.
$c: … ed è andato a chiedere al suo superiore. Che l'ha trovata una buona idea. Quindi è andato dal suo superiore per sapere chi è il responsabile di queste cose…
Io: …
$capotreno continua a mescolare.
$c: … Dopo aver chiesto​ in giro ha scoperto che non c'è il responsabile di questa cosa perché la figura non esiste più. Allora sono andati a chiedere a qualcuno ancora più​ in alto. Che non sapeva. Ripeti la cosa quante volte vuoi.
Io: E quindi?
$capotreno finito di mescolare estrae il bacchetto, da un sorso e poi, con il tono di chi sta dicendo la cosa più ovvia e scontata del mondo, replica
$c: Nessuno sa chi ora rivesta quel ruolo, quindi nessuno sa chi deve dare l'ordine di cambiare la configurazione del treno. Così è e così rimarrà fino alla fine dei tempi, e noi declassiamo la carrozza…

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