lunedì 7 agosto 2017

Mettetevi d'accordo!

Proprio come recita Nonciclopedia, a volte la realtà mette la freccia e supera la fantasia. Quindi chi legge e non crede è perdonato.

Giungo in stazione alle ore 8:00 giusto in tempo per prendere il treno delle 5:30...
Il tabellone degli orari è tutto un soppresso - soppresso - soppresso, il che mi fa subito sospettare l'ennesimo SNAFU di trenitalia.
Rapidamente scopro che durante la notte un merci è deragliato, almeno stavolta hanno una valida scusa.

In stazione sono parcheggiati numerosi treni che si contendono l'unico binario rimasto disponibile per proseguire la loro corsa, e quello delle 5:30 dovrebbe essere il prossimo. Sgomitando riesco a salire, e per botta di fortuna mi approprio di un posto a sedere in testa alla prima vettura. Due metri più avanti c'è il macchinista che ha lasciato la porta aperta, quindi potevo vedere e sentire tutto.

Dieci minuti dopo il treno riceve luce verde. Il macchinista chiude le porte e avvia il treno verso la tanto agognata dest

PIRORIRORIRORIRO!
BIP! BIP! BIP!

La plancia del treno è avvolta da una cacofonia di allarmi; il macchinista impreca, aziona i freni e zittisce gli allarmi. Gli suona il telefono, risponde, impreca di nuovo e ingrana la retromarcia. Si torna i stazione...
Il treno non fa tempo a tornare completamente al binario che il macchinista riceve un altra telefonata. Impreca e insulta di nuovo. Il treno torna ora ad avanzare verso la destinazione. Ma poche decine di metri dopo...
PIRORIRORIRORIRO!
BIP! BIP! BIP!

Di nuovo le sirene, ancora il cellulare. Nuovi insulti e nuova retromarcia in stazione.

Altra telefonata, altro giro di giostra.

Alla terza o quarta retromarcia - non ricordo esattamente - il cellulare suona ancora e il macchinista, visibilmente alterato risponde
<<Non me ne frega un ca$$o, finchè non vi mettete d'accordo, io da $città non mi muovo più>>

Detto fatto, il treno torna al binario, le porte si aprono e il macchinista scende per prendere aria.

Successivamente scopro il perchè del siparietto. Due stazioni non avevano comunicato correttamente, forse per i danni al sistema provocati dal deragliamento; quando il treno usciva dalla stazione dall'altra lo chiamavano per fermarlo, poichè il binario per loro era occupato da un altro treno, ma quando tornava indietro la prima stazione lo esortava a partire poichè per loro il binario era libero. Giustamente il macchinista, non sapendo di chi fidarsi, preferì andare sul sicuro e rimanere in stazione.

Alla fine le due stazioni si misero d'accordo, nessun altro treno occupava la linea e quindi si poteva proseguire in sicurezza.

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