lunedì 1 maggio 2017

Escono dalle fottute pareti!

Sono in un palazzo che assomiglia tanto al dipartimento di biologia. In mano ho la mia Glock. No, in realta io non possiedo una Glock, ma in quel momento sento che quella è la mia. Attorno a me c'è molta gente, alcuni li conosco, altri mi sono solo familiari. Forse la mia colonna della memoria funziona male, il che spiegherebbe perchè mi trovo qui senza ricordare nulla. Tutti sono armati, chi come me di pistola, chi di fucile d'assalto, chi di lanciafiamme.

Non capisco.
«Escono dalle fottute pareti! Sono dappertutto!»

Chi è che urla? E cos'è che esce dalle fottute pareti?
Una delle risposte giunge rapida. Dei Pi greco, grossi più o meno come un gatto, rossi, che sputano palle di fuoco.

Ci attaccano. Noi rispondiamo al fuoco. I lanciafiamme non hanno effetto, e col senno di poi la cosa è logica, se i cosi sputano palle di fuoco ne saranno immuni, no? Uno dei maledetti mi colpisce alla schiena, e nonostante il dolore riesco a continuare il combattimento.

Le pistolettate invece funzionano bene, riusciamo a respingerli, quindi fuggiamo seguendo i corridoi. Alcuni di noi cadono, avviluppatati da degli integrali che come degli anaconda sbucano fuori dalle prese d'aria e da altri anfratti. I lanciafiamme funzionano bene e riusciamo a salvare i nostri compagni.
Ci rifugiamo in quella che deve essere l'aula magna. Il pavimento collassa e da sotto i nostri piedi sbuca un gigantesco integrale circolare. Attacchiamo. Svuotiamo i caricatori, diamo fondo alle scorte di liquido incendiario. Ma è inutile, è troppo grande.

Io sparo e sparo e sparo. Disperato. E penso che ci sia qualcosa di sbagliato.
Urlo. «No, tu non ci sei nel programma! Non devo affrontarti!»
L'integrale circolare inizia a vibrare, tutto trema. La stanza inizia a crollare!
E l'integrale con voce cavernosa risponde «Noooooo! Svegliati!»

Poi apro gli occhi, sento mia madre che mi scuote e dice «Svegliati, svegliati, è solo un incubo»

Ah si, è vero, domani ho l'esame di matematica II

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