lunedì 27 novembre 2017

La casa che rende folli

Università, primo anno. Supero l'esame di informatica, fortunatamente solo un'idoneità. Poi si capirà perchè "fortunatamente".


Breve introduzione: se non ricordo male da pochi anni avevano introdotto un nuovo sistema elettronico e gli esami venivano registrati in un apposito registro, stile blocchetto assegni, dove il cedolino andava alle segreterie per la lettura ottica, e la matrice restava al docente fino a che l'intero registro non era esausto, poi anch'essa andava alle segreterie. Qual'è la parte informatica del sistema? In molti se lo sono chiesto, anche io, più di una volta.

Finita la premessa andiamo sotto con la storia, che per la verità inizia alcuni mesi dopo.

Nel sito dove si consulta la carriera universitaria il mio esame di informatica non compare come sostenuto e superato, mentre nessun altro manca all'appello. Bello.
Vado in segreteria a rompere un po' le scatole, giusto per sapere di che morte devo morire.
Segretario1: Qui non c'è il tuo esame, mi sa che il docente deve ancora inviarcelo.
Io: Ne dubito, visto che tutti gli altri miei colleghi che hanno fatto l'esame lo stesso giorno sono in regola. Manco solo io.
S1: poco male, vai dal docente e fatti fare la fotocopia della matrice.
Io devo fare il loro lavoro, vabbé, per il quieto vivere...
Nell'ufficio del docente (500 metri in linea d'aria dalla segreteria, o anche meno)
Io: Buongiorno, si ricorda di me e dell'esame di informatica?
Docente: Si, prego, si accomodi. Perchè lo chiede?
Segue racconto della situazione e della necessità di avere la fotocopia della matrice.
Docente: Mi spiace, l'ho mandata già da parecchio tempo in segreteria, dovrebbero avercela loro.
Io: Dovrebbero, è questo che mi preoccupa.
Docente: Guardi, mi dispiace, non posso fare nulla. Buona fortuna.

Torno in segreteria, rifaccio la fila e spiego la situazione
Io: [...] quindi, la matrice dovreste avercela direttamente voi.
S1: clikkete clikkete No, qui non è mai arrivata.
Io: Come no? È partita ormai da più di un mese, deve fare solo cinquecento metri. Com'è possibile?
S1: Guardi, non so cosa sia successo di preciso, in genere queste cose non accadono, ma il sistema è tutto sommato ancora nuovo e talvolta qualcosa va storto...
Io: Ok, e allora come facciamo?
S1: Non possiamo fare altro che aspettare. Segnalo la cosa alla segreteria preposta.
Io: Lo sa cosa succede se per caso consegno i moduli o altri incartamenti in ritardo, vero?
S1: ...
Io: Però voi potete ritardare di mesi e non avere la più pallida idea di che cosa sia andato storto, e questo va bene.
S1: Risolveremo il problema.

Fast forward di due mesi
Il famoso esame non è ancora saltato fuori, e giunge tempo di fare un'altra visitina in segreteria.
Segretario2: Buongiorno, come posso aiutarla?
Io dopo aver fatto il riassunto di tutta la storia: A che punto sono le ricerche allora?
S2: Qui non c'è nulla.
Io: Per favore, mi dica qualcosa che non so, perchè questo lo immaginavo già.
S2: Faccio un sollecito.
Io: Sollecito? Piuttosto, facciamo una cosa intelligente, mi dica dove sono cedolino e matrice che vado a prenderli e glieli porto a mano. Facciamo senz'altro prima.
S2: Eh, fosse facile. Non sappiamo dove siano.
A questo punto, siccome la fine dell'anno accademico era alle porte e cominciavo ad essere davvero infastidito, prendo la decisione di frequentare a giorni alterni la segreteria, giusto per mettere un po' di sana pressione e per essere aggiornato in tempo reale dell'evoluzione dei fatti. E riesco ad estorcere importanti informazioni.

Ad esempio che mi trovavo nel limbo, dove formalmente i crediti dell'esame non sono assegnati, e quindi non calcolati, ma non posso registrare di nuovo l'esame perchè se saltano fuori due esami identici sono rogne a non finire.
Scopro anche che apparentemente nessuno ha idea di cosa o chi trasporti matrici e cedolini, e di che percorsi facciano. Deduco che tale servizio sia stato subappaltato al Mossad.
Scopro anche che probabilmente il cedolino è arrivato, ma disperso nel fascicolo di qualche altro studente. In pratica questi cedolino vengono letti, uno ad uno, da una macchina. A vole capita che la macchina tiri su due cedolini, e quello sotto viene "perso". In questi casi, con la famosa matrice, si ovvia al problema. A volte però succede che tali matrici restino impantanate gli Dei solo san dove, ma non è un problema perchè ci sono i cedolini. Mi è quindi più chiara la dinamica degli eventi, ed il fatto che la sfiga ha baciato proprio me.

Fast forward di un altro mese.
Stufo marcio della situazione decido di giocare la mia penultima carta.
Mi alzo alle cinque del mattino, prendo il primo treno per essere sicuro di essere primo nella fila in segreteria ed avere il biglietto numero 1 della giornata.

Aprono gli sportelli
Chiamano il numero 1
Arrivo io, armato di sorrisone da 128 denti
Io: Ciao, oggi sono $espressione_poco_carina per tutti.
$Segretario3 con tono sereno ed impassibile mi dice che gli dispiace ma non ha ancora informazioni utili da darmi.
Io: Immaginavo, in sei mesi non avete fatto progressi degni di nota. Ed io sono stanco, molto stanco, quindi non me ne vado finchè non mi trovate quel $altra_espressione_poco_carina di esame. Domande?
Il Segretario, senza batter ciglio si gira, recupera un modulo mai visto prima, lo compila e me lo porge.
Segretario3: Ora, con questo modulo esci, giri a sinistra, vai al civico $numero, ed entri. Li ci stanno quelli incaricati di questi lavori.
Io: E me lo dite solo ora? Sei mesi!? Per un $espressione_veramente_poco_carina di foglio?
In quel momento mi rendo conto che sto urlando, sbavando e tirando pugni sul sul divisorio in plexiglas, e tutta la gente in fila dietro di me è molto preoccupata ed interessata all'evolversi della situazione, e lo stesso $Segretario3 non è più tanto sereno e impassibile.

Io, ora con un filo di voce, nel silenzio
Io: È un test medico, vero? Per mettere alla prova il mio fegato?
Segretario3 ora è visibilmente preoccupato.
S3: No no, sono sicuro. Vai li e ti risolvono tutto.
Io: E dirmelo sei mesi fa? ...  Lo sai che in questo momento potrebbero riconoscermi l'incapacità di intendere e di volere?
$Segretario3 sta osservando con preoccupazione la sottile lastra di plexiglas che ci separa.
S3: Guarda, se ne occupano loro, val al civico $numero e con quel modulo ti fanno entrare.
Mi giro e vado. Mai sentito tanto silenzio in quella segreteria. Guardo il modulo, deve essere il famoso lasciapassare A38.

Raggiungo $civico ed entro. Mi si para davanti una guardia armata
GA: Alt! tu non puoi passare
Io: Ma io ho questo!
Gli porgo il modulo, la guardia controlla
GA: Ah, ok, allora puoi entrare
Mi addentro nell'edificio e raggiungo l'ufficio che mi interessa, busso.
Segretario4: Tu chi sei? Come hai fatto ad entrare?
Io sventolando il lasciapassare A38
Io: Resta di stucco, è un barbatrucco!
S5: Cosa vuoi?

Segue spiegazione degli ultimi sei mesi

S5: Ah, adesso ho capito chi sei. Si, stiamo cercando il tuo cedolino, ma vedi, potrebbe essere dentro uno qualsiasi di questi fascicoli...

Mi fa vedere una stanza, stile archivi di X-files, con tantissimi scatoloni su tantissimi scaffali, e la  luce che non riesce ad illuminare tutta la stanza, dando l'impressione che non finisca mai? Ecco, me la ricordo così.

S5: Ci vorrà un sacco di tempo a trovarlo.
Io: Sei mesi non sono bastati. Lo immaginavo già.
S4: Facciamo prima ad aspettare che questo cedolino salti fuori da solo.

In parole povere, quando qualcuno si laurea, o si ritira, il suo fascicolo viene controllato a manina, e se c'è qualcosa che non va, tipo un cedolino di un altro studente, sistemano il problema.

No, la cosa non mi va per niente bene. Occupo l'unica uscita dell'ufficio.
Io: Quindi potrei dover aspettare anni, giusto? Vi rendete conto che se il tizio che ha il mio cedolino se la prende comoda, io sono costretto ad aspettarlo? Me le pagate voi le tasse?
I segretari, comprendendo che potrei azzannare qualcuno di loro, tentano di tranquillizzarmi dicendo che risolveranno tutto il prima possibile.

Continuo ad occupare l'unica uscita.
Io: No, forse non mi sono spiegato bene. Voi non lo troverete il prima possibile, lo troverete oggi. Perchè nessuno di voi se ne andrà finchè quel $espressione_poco_carina di esame non mi viene trovato. Domande?
S5: Ma ci vorrà un infinità!
Io: Prima iniziate, prima finite.
SegretarioG (genio): Vabbè, proviamo con l'ultima spiaggia.
S4+5: La che?

SegretarioGenio fa una telefonata, in pochi minuti arriva un fax dal il docente di informatica che certifica di suo pugno che ho superato l'esame e sono idoneo. Fortunatamente avevo tartassato pure il docente, quindi si ricordava benissimo. E sempre fortunatamente, per un'idoneità basta sto foglio, se fosse stato un esame con voto non credo potesse funzionare.
Quel foglio A4 faxato è diventato il facente funzioni del cedolino. Esame registrato.

Riassunto:
Sei mesi abbondanti per risolvere il problema, mezz'ora per la risoluzione materiale.

lunedì 20 novembre 2017

Urlando contro il cielo

Ci arriva in comando una distinta signora. Desidera sporgere denuncia perché nel vialetto che porta al suo gruppo di case, rientrando qualche sera prima, si è trovata una tagliola e per poco non ci rimetteva il piede.

In comando ci si guarda un po' perplessi. Ok, le tagliole si usano ancora spesso (purtroppo), ma in un contesto così densamente popolato è una novità. $Collega_PP chiede alla signora di descrivere l'oggetto, magari si è sbagliata.
La signora invece fornisce una descrizione ben dettagliata che non lascia spazio a dubbi, tra l'altro si trattava di una tagliola abbastanza grande, che potrebbe davvero spezzare un osso umano. Tale tagliola ovviamente era sparita immediatamente dopo il fatto, sicuramente dal bracconiere che l'aveva piazzata. La signora non ha fatto a tempo ad entrare in casa per prendere la macchina fotografica che ogni prova si era già volatilizzata. Ovviamente la signora e il di lei marito non hanno mai notato movimenti sospetti.
$Collega_PP e $Collega_RP qualche giorno dopo vanno in perlustrazione e capiscono molte cose; ci sono evidenti tracce di passaggio di caprioli. Il bracconiere, probabilmente della zona, vuole catturarne qualcuno, ma non può usare armi da fuoco perchè l'area è densamente popolata e anche con il silenziatore i colpi si sentirebbero troppo bene.

Si decide di tendere la trappola al trappolatore.

Decidiamo di agire una determinata notte, è la più probabile per il prossimo colpo dei criminali.
La gentile signora, da noi istruita, ci ha sempre tenuti aggiornati e quindi sappiamo che la tagliola non era più stata riposizionata; questo, come si può facilmente intuire, perchè probabilmente il bracconiere era nascosto li vicino ed ha potuto vedere la signora che quella notte ci inciampava sopra, fortunatamente senza attivarla.
La cosa deve aver spaventato il criminale; ma si sa, la cupidigia dei cacciatori è sfrenata. Ci riproverà di sicuro prima o poi. E quella è la notte giusta.

Seguendo le direttive di $collega_RP e $Collega_PP ci dislochiamo in luoghi strategici, in modo da non lasciare scampo al tristo figuro. Io mi accomodo in un giaciglio di rovi all'ingresso della strada, comunicatore all'orecchio pronto a trasmettere ogni movimento sospetto dal mio lato.
Il sole sta tramontando. Ovviamente bisognava arrivare presto per non destare sospetti. Non è impossibile che il criminale che aspettiamo abiti in una delle case li vicino.

Molte macchine vanno e vengono; questo è un bene, la nostra macchina e la nostra presenza saranno passate ancora più inosservate. Però è anche vero che con troppa gente in giro il bracconiere potrebbe preferire non agire.
Una mezzora dopo il tramonto è tutto calmo, non si muove una mosca. Pare tutto perfetto.

Cerco di sistemare uno straca$$o di rametto spinoso che mi si infila sulla caviglia, sperando che sia un rametto e non una bestiola a otto o più zampe, quando

I took her out, it was a Friday night
I wore cologne to get the feeling right
We started making out and she took off my pants
But then I turned on the TV

Su una delle villette è iniziata una festa. Bello. Non era previsto.

Vamos a la playa
A mi me gusta bailar
El ritmo de la noche
Sounds of fiesta
Vamos a la playa
A mi me gusta bailar
El ritmo de la noche

Abbiamo anche il sottofondo musicale, sparato a tutto volume.

Che facciamo?

Balliamo sul mondo
Va bene qualsiasi musica
Cadremo ballando
Sul mondo, lo sai, si scivola
Facciamo un fandango
La sotto qualcuno riderà
Balliamo sul mondo

La canzone sparata a palla dalle casse suggerisce già la risposta. Ok, dal comunicatore arriva conferma di rimanere in posizione. Siamo ancora in ballo. La musica e la festa in realtà potrebbero essere la perfetta copertura per il bracconiere, che potrà agire senza il timore di fare troppo rumore.

 I gotta feeling that tonight's gonna be a good night
That tonight's gonna be a good night
That tonight's gonna be a good, good night

Sì. Anche io sento che sarà una buona notte.

I caprioli non passano, probabilmente spaventati più dalla nostra presenza che dalla musica, ma questo il criminale non lo può sapere.

Rimaniamo ad aspettare allietati dalla festicciola e dagli schiamazzi allegri di chi si diverte.

Feel the heat of the night
Everything's alright
Feel the power of my heart
Gimme all your love

Propongo di andare ad imbucarci alla festa prima che finisca, sembra divertente; ma il dovere è più importante.

Le ore passano. I partecipanti della festicciola se ne vanno alla spicciola salutando e ridendo. Tutti sono rilassati, ma noi no, siamo ancora vigili e pronti. E lo è anche qualcun altro.

Come vedi sono qua
Monta su, non ci avranno
Finché questo cuore non creperà
Di ruggine, di botte o di età…

Qualcosa di sospetto si muove, giungendo dal boschetto.

…C’è una notte tiepida
e un vecchio blues
da fare insieme,
in qualche posto accosterò
e quella là sarà la nostra casa, ma
credo che meriti di piu’…

Una figura emerge e rimane immobile guardandosi intorno.


…ma intanto son qua io
e ti offro di ballarci su:
è una canzone di cent’anni almeno.
Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh…

La figura si china poggiando ciò che tiene in mano ed iniziando ad armeggiarci.
Noi rimaniamo in posizione osservando

…Non saremo delle star
ma siam noi, con questi giorni
fatti di ore andate per
un weekend e un futuro che non c’è…

Il tizio fissa una catena all'arnese e lo arma. È il classico rumore di una tagliola.
I miei colleghi più vicini balzano fuori e si qualificano. Lui non se lo aspetta, tenta di scappare ma scivola. Lo prendono.

…Non si può sempre perdere
per cui giochiamoci
certe luci non puoi spegnerle.
Se è un purgatorio è nostro perlomeno…

Lui tenta ancora di scappare, ma è a terra. Insulta, inveisce urlando contro di noi e…

…Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh

lunedì 13 novembre 2017

Non tutti gli eroi portano il mantello

La fredda nebbia di novembre avvolge la stazione. Come uno sferragliante spettro il treno appare al suo binario, annunciato prima dalla voce registrata e dalle sue luci sfocate in lontananza. Salgo prendendo posto ed assaporando il piacevole tepore della vettura.
Il capotreno fischia, siamo pronti a partire.
Il treno inizia ad avanzare e le gocce di condensa scendono sul vetro del finestrino quasi come se st

PUM

Buio.

Silenzio

Perdiamo velocità

Noi pendolari ci guardiamo negli occhi, sappiamo già che Trenitalia ne ha combinata un'altra delle sue. Non sappiamo ancora cosa, come, e soprattutto se arriveremo in tempo a destinazione.

Mezzo minuto dopo la vettura è avvolta dal cupo suono dei condensatori che si caricano. Pare l'effetto sonoro dei film di fantascienza, quando i motori dell'astronave si preparano al salto in hiperdrive. Le luci si accendono. Mi aspetto di vedere da un momento Samantha Carter e il resto della squadra SG1 irrompere nella vettura, e dopo altri interminabili secondi i motori dell'elettrotreno tornano a spingere verso la destinazione.
Bene, speriamo sia stato solo un problema occasionale.

Ma chi visse sperando morì in modo poco bello.

Senza ulteriori intoppi raggiungiamo la fermata successiva, ma quando è il momento di riprendere la marcia il problema si ripresenta. Chiacchierando con altri pendolari scopro che il treno aveva manifestato questo problema fin dalla sua partenza, ma che alla fine era sempre riuscito a ripartire.

Il suono dei condensatori avvolge la cabina, luci ok, motori si avviano, pochi metri di slancio e il treno muore ancora.
Il macchinista prova ancora. Altro fallimento. Riprova. Fallisce. Riprova.

Fallisce.

Il treno con i numerosi tentativi è riuscito a percorrere solo poche decine di metri; il macchinista getta la spugna e annuncia che dobbiamo attendere un secondo treno in soccorso per il trasbordo.

Il malcontento serpeggia tra tutti; passi l'evento eccezionale, passi il guasto non previsto, ma se un treno fin da subito non funziona perchè insistere e volerlo far correre a qualunque costo? Per bloccare la linea e massimizzare il danno? Obiettivo raggiunto!

Scendiamo dal treno per prendere una boccata d'aria, molti hanno bisogno anche di una dose di nicotina. Mi avvicino alla carrozza con il macchinista e lo vedo intento a pincionare sulla plancia e sfogliare un manuale. Percepisco chiaramente il suo disagio e la sua apprensione, nemmeno io vorrei avere il fiato di un centinaio di persone sul collo.

Ad un certo punto un tizio chiede, indicando col dito la coda del treno
T: Perchè non provi ad usare quel'altro?
Il macchinista fa la faccia stralunata, lo fissa, e poi gli si accende la lampadina.
Torna a pincionare sulla plancia, il pantografo si abbassa e al suo posto si alza quello della vettura di coda. I circuiti elettrici del treno riprendono vita, il condizionatore torna a soffiare gradevole aria calda, le luci dai finestrini fendono la nebbia con rinnovato vigore. Un fischio. Il capotreno annuncia che si può ripartire...

lunedì 6 novembre 2017

Nella tana del lupo

Continuano le -non so più come definirle- vicende narrate nel primo, secondo, terzo, quarto, quinto e sesto episodio

Alcuni giorni dopo i fatti della mattanza di colombi devo recarmi presso il comando di $polizia_speciale a consegnare della documentazione riguardante altri eventi. Scopro che gli uffici brulicano di attività come formicai, il personale - specialmente gli agenti e gli ufficiali - sono in Hyper-Threading spinto. Suppongo che stiano lavorando alacremente per trovare una soluzione al problema del loro collega $P e dopo quattro chiacchiere con degli impiegati ne ottengo conferma.
Davvero nobile il loro impegno. Ammirevole.
Sarebbe stato molto più semplice fare le cose fatte bene fin da subito, ma se i metodi non cruenti funzionano il divertimento viene meno. Sia mai!

Rapidamente si sparge la notizia che il malvagio $ARM_ si aggira per i corridoi. Dagli uffici mi guardano in cagnesco ringhiando. Non ti avvicinare! Non avrai mai la mia licenza di caccia!
Ok, sto un po' esagerando. E comunque mi preoccupo poco perchè ho fatto la vaccinazione antirabbica.

La promiscuità della questione "agenti di $polizia_speciale con licenza di caccia" ha sempre lasciato molta perplessità a chiunque. In pratica la stragrande maggioranza degli agenti e tutti gli alti ufficiali come hobby vanno a caccia.
$polizia_speciale, per chi se lo fosse perso, è quel corpo di polizia che specificatamente fa vigilanza venatoria.
Appare immediatamente evidente che vi sia un conflitto di interessi. Per carità, non è necessario pensare a chissà quale comportamento criminale, basti pensare all'agente che si trovasse a dover controllare il collega, o un amico di battute di caccia. I cacciatori sono relativamente pochi, la cosa è sicuramente frequente. Riuscirebbe ad essere imparziale? Io non ho problemi ad ammettere che in una situazione simile sarei in difficoltà e chiederei che fosse un collega ad occuparsi del caso.
Oppure prendiamo l'esempio dell'agente cacciatore che vuole farsi qualche giorno col suo hobby. Avrebbe senso concedergli giorni di ferie durante il periodo di caccia, cioè proprio quando c'è più bisogno di agenti?

In genere la risposta a questo è che un cacciatore ha una conoscenza della materia migliore ed è meglio inserito nell'ambiente.
Questo da già l'idea di come i cacciatori si descrivono, cioè una specie di setta riservata a soli iniziati dove vige la massima omertà, e si suggerisce che solo appartenenti a questa setta potrebbero efficacemente controllarla. La cosa è interessante se ci si dimentica di tutto il problema del conflitto di interessi e delle possibili collusioni.

In realtà anche un non cacciatore può benissimo raggiungere un'ottima preparazione, forse ci metterà un poco più di tempo. Ecco, non potrà mai inserirsi ufficialmente nella loro setta, ma ce n'è davvero bisogno? La polizia per avere informazioni sulla mafia infiltra i suoi agenti sotto copertura, non fa entrare i mafiosi nei suoi ranghi.

Ma vabbé, siamo in Veneto, dove il controllato controlla il controllore.

Qualche giorno dopo mi arriva a casa un veicolo della $polizia_speciale per farmi l'elezione di domicilio. Perchè io, mio padre e $LdP siamo sotto indagine.
Ovviamente non mi viene detto il capo d'accusa.
Non so se questa mossa è propedeutica a qualche loro azione a tutela di $P, se è un atto per cercare di intimidirmi o entrambe.
Io sono tranquillo, mio padre e $LdP erano sotto il mio comando, quindi non rischiano nulla, alla peggio risponderò io per loro. Ma comunque so di aver fatto tutto come si deve, seguendo il codice di procedura. Che nell'elezione di domicilio manchi il capo d'accusa non è un caso.
Da parte mia c'è ancora più determinazione ad andare in fondo alla faccenda.
L'informativa di reato, un gran bel documento, viene portato in procura e la palla passa alla magistratura.

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L'autunno di quell'anno noto una cosa strana. Nelle campagne circostanti casa mia non si sente sparare. Ed è strano, perchè gli anni precedenti i cacciatori battevano la mia zona. Indagando scopro che alle varie riunioni dei cacciatori si è sparsa la voce
Ste tenti, ghi n'è uno anca ae $frazione_di_città_dove_abito!
Fa un certo che sapere che la propria sola presenza è in grado di scoraggiare i cacciatori a battere una zona. E a pensarci bene, se non avessero nulla da nascondere perchè dovrebbero preoccuparsi?

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Il tempo passa, le stagioni si avvicendano, i ciliegi fioriscono e sfioriscono più volte. Vengo a sapere che il buon $P prima è stato trasferito a $altro_corpo_di_polizia, poi ha accettato il prepensionamento. Gli altri partecipanti alla battuta di caccia invece, quando mi vedono, perdono il sorriso e cambiano strada.

Ah, e delle indagini a mio carico non ho più saputo nulla...