lunedì 25 dicembre 2017

Hobby pericolosi

Sono al centro trasfusionale per la donazione di sangue.

Finite di compilare le scartoffie, superata la prova allo sfigmometro e della concentrazione di emoglobina, si passa alla visita col medico. Sorvolo sui convenevoli e sulle prime domande di rito.

$Doc: Lei è stato nel Regno Unito?
Io: No
$Doc: Fa abuso di alcolici o di sostanze stupefacenti?
Io: Una birretta ogni tanto
$Doc: Ha avuto incidenti od operazioni? Oppure è stato affetto da patologie infettive?
Io: Beh, l'unica cosa che mi viene in mente è che qualche settimana fa sono stato morso da un cigno.
$Doc solleva lo sguardo dal modulo mi guarda con un'espressione un po' strana, io per contro gli mostro la mano dove già non si vedeva più nulla, alla fine si trattava di poco più di un graffio.
$Doc: Ok, pratica hobby pericolosi?
Ci penso su un attimo
Io: Beh, prendo tutti i giorni il treno per andare a $Città_universitaria
$Doc: In effetti è un po' pericoloso. Neanche tanto salubre. Anche io lo facevo.
$Doc rimugina un attimo
$Doc: Però non è un hobby!
Io: È vero! Allora no, non ho hobby pericolosi
$Doc: Molto bene!
Abile ed arruolato, destinazione sala trasfusionale

lunedì 18 dicembre 2017

Horresco referens

È mezzanotte inoltrata. Siamo al termine di una lunga ed impegnativa riunione con tutti gli altri colleghi, temi del giorno sono i nuovi aggiornamenti normativi in merito agli animali d'affezione, le recenti sentenze di cassazione e gli sviluppi di un paio di casi molto delicati che alcuni altri colleghi stavano seguendo. Pertanto all'unanimità si decide di concludere al bar per discutere delle ultime trivialità davanti a una buona birra.
$Collega_M mi si avvicina è fa una strana domanda.
$M: Ascolta, ti ricordi se di recente è successo qualcosa di strano alla mia macchina?
Io: Cosa intendi esattamente? Perché me lo chiedi?
$M: Perché hai fatto caso che il climatizzatore non funzionava sto gran che bene di recente? Portata dal meccanico abbiamo scoperto che intere parti del motore si erano staccate e anche l'unità del climatizzatore era a penzoloni.
Io: Devono essere stati degli urti fortini.
$M: È quello che ha detto anche il meccanico.
Nel frattempo le mie bacate schede di memoria riesumano i ricordi che mi servono
Io: Ti ricordi di quando facendo retromarcia ti sei dimenticata che c'era il marciapiede? E quando hai tamponato il furgoncino? E anche quella volta che non hai visto i dossi artificiali? E…
$Collega_M si fa pensierosa. Il suo stile di guida è un po' distratto, ma incredibilmente non ha mai fatto danni degni di nota. Io in un singolo incidente ho fatto più di lei in anni e anni di tanti piccoli inconvenienti.
Io: …anche quando nella strada sterrata andavi troppo veloce e c'erano le buche? Poi…
In effetti mi tornano in mente molti episodi, e questi sono solo quelli che abbiamo vissuto assieme.
Io: …mi ricordo che…
$M: Sì sì va bene basta.
Io: …ma no aspetta, quando mi hai raccontato che hai urtato una macchina parcheggiata al centro commerciale e gli hai lasciato il bigliettino per contattarti…
Dagli occhi di $Collega_M intuisco che è assalita dall'orrore di tutti questi ricordi.
Io:  …per non parlare di quella volta che…
$Collega_M afferra la mia birra che era sul tavolo e me la da in mano

$M: To', bevi.
ma perchè mi fanno domande di cui non vogliono la risposta?

lunedì 11 dicembre 2017

Upside down

Correva il lontano dicembre dell'anno 2012...

Decisi di riordinare un po' il computer, che con tutti quei cavi svolazzanti e pezzi eviscerati ricordava più un polpo che un pc.

Sistemo anche il disco di stoccaggio da 500GB IDE (dettaglio importante) in un alloggiamento consono all'interno del case, collego i cavi e via che si va.

Il pc è molto lento ad accendersi. Il succitato disco frulla che se ci attaccavo un'elica ci facevo un piccolo elicottero.

Spegni, ricontrolla gli attacchi e... C#$$o, ho montato il connettore IDE al contrario, e il pin 21 risulta schiacciato indentro. Ancora adesso non capisco come diamine ho fatto. Ripesca il pin con una pinzetta, sistema bene la pattina e riaccendi.

Tutto funziona, ma dmesg restituisce messaggi tanto frequenti quanto poco rassicuranti. Carico il disco e c'è tutto! Provo a leggere i file e scopro che la velocità di lettura può competere con i vecchi lettori di schede perforate. Il tutto con un processore occupato a palla. Rapida ricerca su internet e scopro come disattivare il DMA. Questo mi permette di accedere all'unità alla fantastica velocità di ~1MB al secondo. Avevo circa 300Gb di roba da spostare.

Mi procuro un nuovo disco, stavolta SATA, e lo monto. (si la mia piastra madre ha sia sata che ide). Inizia il lavoro di tira - molla - sposta - cancella perchè 300Gb erano troppi, e molta roba effettivamente potevo anche spedirla nel walhalla dei file. (Farscape posso sempre scaricarlo di nuovo)

Dopo lunghi giorni di spostamento (a più riprese) controllo che ci sia tutto. Provo a montare una directory cryptata e...

Magia, encfs6.xml manca all'appello. Mi sa che ho fatto un po' casino durante lo spostamento.

Esaurisco rapidamente, di nuovo, l'apposita lista gentilmente fornita da wikipedia, recupero un vecchio pc e ci monto il disco morente. Da cd lancio partedmagic, che grazie a testdisc scansiona tutta la vecchia unità alla ricerca del xml perduto. Il pc stavolta lo piazzo in cantina perchè so bene che lavorerà a lungo...

Morale della favola il file l'ho ritrovato, ed alla fine non ho perso nulla. Per fortuna, poteva andarmi molto peggio.

Che lezione impariamo da questa favola?
1) controllare sempre molto attentamente il verso con cui si inseriscono i connettori
2) includere i file encfs.xml nel backup.

Perché il backup è buono, il backup è bello, il backup mi fa dormire tranquillo la notte...

lunedì 4 dicembre 2017

Negare, negare, sempre negare

A fatica mi apro la strada nella foresta amazzonica. Trattasi di un campo di mais a ridosso di un piccolo complesso residenziale, e mio malgrado devo percorrerlo per poter osservare il giardino sul retro di una di queste abitazioni, solo che ovviamente non so quale è quello giusto. È luglio, primo pomeriggio. Rumore di cicale che friniscono nella quiete. In lontananza dei volatili decollano, probabilmente spaventati dalla mia presenza. Le piante sono più alte di me, il che non mi aiuta nella ricerca, fa un caldo e un afa da togliere il respiro, ma non posso togliere la giacca perché le foglie di mais sono affilate come rasoi.

Dalla radio $Collega_M mi comunica che ha individuato l'abitazione indicata nella segnalazione e che dalla strada non vede nulla. Mi trasmette le indicazioni, quindi capisco di essere più o meno all'altezza giusta, devo solo cambiare direzione per raggiungere il confine del campo di mais e avvicinarmi alle abitazioni.

Il campo di mais dà direttamente sulla recinzione delle abitazioni, e rapidamente individuo ciò che cerco. Il povero simil pastore tedesco giace nella striminzita ombra prodotta da un piccolo balcone. È legato ad una catena e manca la ciotola dell'acqua. Mi avvicino per fare i rilievi fotografici. Il cane, giustamente, vedendo uno sconosciuto sbucare dal nulla ed avvicinarsi dà l'allarme abbaiando ed agitandosi. Terminati i rilievi torno sui miei passi per raggiungere $Collega_M e procedere con il controllo.

Prendiamo contatto con il proprietario di casa che per prima cosa nega di avere un cane, poi forse ha un cane, ne aveva una da piccolo, poi decisamente non ha un cane e mai ne ha avuto uno.

$Collega_M mi guarda perplessa. Sì, sto pensando la stessa cosa. È tutto molto, troppo sospetto. La segnalazione era un classico, cane a catena sotto il sole senz'acqua, ma la reazione del signore è esagerata. Troppo vago, si contraddice in continuazione. Insiste troppo per sapere chi ci ha mandati.

Potrebbe essere una persona molto diffidente, ma potrebbe anche essere che nasconda qualcosa di molto grosso, che magari non ha niente a che fare con il cane. È uno dei pericoli del mestiere, non sappiamo mai davvero dove finiamo o chi incontriamo. E come reagiranno.

Proviamo a tranquillizzare il signore per vedere le sue successive reazioni, spiegandogli che dobbiamo fare un controllo di anagrafe canina, chip, documenti, vaccinazioni, cuccia, ciotole e quant'altro.

Il tipo pare tranquillizzarsi e ci porta i documenti. Alcune cose non combaciano ma facciamo finta di niente, dobbiamo ancora leggere il chip del cane.

Accompagnati dal signore ci dirigiamo al recinto dietro casa dove ora fa bella mostra di se una bacinella di vetro con acqua limpidissima ed il cane è libero dalla sua catena.

Il cane, vedendo due sconosciuti, di cui uno non poi così sconosciuto, si imbizzarrisce di nuovo rompendo la ciotola di vetro. Nonostante ciò riusciamo comunque a leggere il chip e quindi ad avere tutte le informazioni che ci servono.

Consigliamo al signore di spostare il cane dal recinto così da evitare che si tagli con i cocci di vetro, fintanto che proseguiamo nelle operazioni di rito, e lo inchiodiamo alle sue responsabilità.
$M: ... manca un riparo adeguato e l'acqua deve essere sempre presente, specialmente con questo caldo...
Il signore interrompe la mia collega replicando
$S: La ciotola c'era, è che adesso l'ha rotta!
Io: A parte che non si usano ciotole di vetro, proprio perché si rompono e sono pericolose, come abbiamo visto, comunque è stata messa da molto poco perché alcuni minuti fa non c'era.
$S: Sì che c'era invece.
$M: Non ci prenda in giro. Non c'era.
$S: Vi dico che c'era, c'è sempre, non lascio il cane senza!
Io: Per cortesia, non insista. La ciotola non c'era.
Fisso $S inarcando un sopracciglio
Io: L'ho visto con i miei occhi.
$S: Impossibile. Come?
Gli indico la recinzione che dà sul campo di mais.
$S ragiona un attimo, assimila l'informazione e poi dà in escandescenza.
$S: Ecco perché il cane si era messo ad abbaiare prima. Voi non vi dovete permettere, non potete entrare nei campi e fare quello che vi pare...
$M: Per cortesia, non ci insegni il nostro mestiere
$S: ...No, io vi denuncio, questa è violazione della privacy, proprietà privata, adesso chiamo la polizia...
Io: Signor $S, forse la situazione non le è molto chiara.
Mi do una sistemata veloce alla camicia con distintivo e fregi in bella mostra
Io: Vede, io sono la polizia. Quindi calma e rispetto.
$S si dà una calmata e la situazione torna sotto controllo.

Alla fine riusciamo, con non poca pazienza, a mettere insieme i tasselli della vicenda e comprendere appieno la situazione.

Terminate le operazioni di rito forniamo le dovute prescrizioni ed istruzioni ad $S informandolo che nostri incaricati sarebbero passati a controllare. $S non è particolarmente felice della cosa, ma non è che abbia poi molta altra scelta.

Riprendiamo il nostro giro di controlli e in una ventina di minuti giungiamo alla successiva destinazione. Fatti i dovuti rilievi al recinto dei cani prendiamo contatto con il padrone di casa. Sorvolo sui convenevoli


$M: Dovremmo fare un controllo sui suoi cani.
$S2: Non ho cani
Io: Ne è davvero sicuro?
$S2: Mai avuto cani io
Io: Quindi nel recinto dietro casa ha solo oche e galline?
Chissà perché ho un fortissimo senso di déjà-vu...