mercoledì 21 novembre 2012

Solerzia venatoria

Altra lettera apparsa sul giornale

«Le nuove regole accontentano solo i cacciatori»

Isola Vicentina aveva un buon regolamento sul benessere la tutela degli animali, un regolamento specifico che pochi Comuni, purtroppo, hanno. Di solito la polizia comunale si riferisce alla legge di tutela regionale n° 60 del 1993, che non è molto specifica in vari casi. Apprendo da un articolo a pag. 26 di domenica 26 agosto che il regolamento di Isola è stato modificato in modo peggiorativo, togliendo parti che ponevano specifici limiti e misure per il benessere degli animali.
Recinti per cani, voliere e vasche per pesci potranno essere moto più anguste: è tolto lo specifico divieto di tenere al buio gli uccelli, si potranno usare collari che emettono segnali acustici, prima vietati e così via...
Chi erano i cittadini tanto infastiditi da questo regolamento da richiederne la modifica? Ma le associazioni venatorie! Proprio quelle che a ogni critica si si proclamano paladine della natura e amanti degli animali: complimenti!
Basta che i cacciatori chiedano e subito li si accontenta: caccia a specie protette? subito la caccia in deroga. Capanni e altane irregolari? Subito la sanatoria regionale. Regolamenti restrittivi? Ecco la modifica. Guardie zoofile che infastidiscono? Subito un regolamento per limitarne i poteri.
I problemi dei cittadini sono tanti (non è l'argomento preferito dalle associazioni venatorie quando gli odiati ambientalisti chiedono qualcosa?) ma la solerzia che c'è nel risolvere quelli dei “cittadini cacciatori” non ha pari.
Gisella Ferrari

Questa lettera riassume bene ciò che è accaduto in quel comune.

L'anno scorso, a seguito di numerose uccisioni di animali, specialmente gatti, mediante fucilazione e avvelenamento, le guardie zoofile fecero numerosi controlli, rilevando (ovviamente) alcune infrazioni. Guardacaso per lo più cacciatori. Questi, evidentemente non contenti di dover rispettare queste regole, devono aver insistito tanto sulle pubbliche istituzioni fino a convincerle a rendere più lasche queste "indicibili costrizioni" a cui sarebbero stati soggetti.

Non sarebbe stato più semplice rispettare le norme e basta? 

martedì 13 novembre 2012

Conferenza sulla caccia in deroga

IL MASSACRO DEGLI UCCELLI MIGRATORI PROTETTI NEL VENETO ED IN EUROPA

LE PROCEDURE DI INFRAZIONE IN CORSO PER LA VIOLAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/147/CE

Si terrà a Vicenza giovedì 15 novembre 2012 alle ore 20,30 presso il Centro Civico Villa Lattes, in via Paolo Thaon di Revel n. 44, la conferenza pubblica che avrà come tema la famigerata caccia in deroga e le conseguenze che ha prodotto nella nostra regione.
Parteciperanno l'On. Andrea Zanoni Eurodeputato Italia dei Valori del Gruppo ALDE, Membro della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e Andrea Rutigliano Membro dell'organizzazione internazionale antibracconaggio CABS (Committee Against Bird Slaughter)
Ovviamente l'ingresso è libero e l'invito è rivolto a tutti
Seguirà dibattito con il pubblico




***Nota di servizio***
A quanto pare anche i cacciatori sono "interessati" a questa conferenza. Probabilmente perchè sanno che così salteranno fuori tutte le schifezze che combinano in giro ai danni di tutti, forse perchè l'aver perso il prezioso giocattolo della caccia in deroga non gli da modo di sfogare la loro passione.

Comunque credo che ci sarà da divertirsi.

domenica 11 novembre 2012

giovedì 8 novembre 2012

l'Italia con i cacciatori è un paese incivile

È sempre di attualità la polemica che vede i poveri cacciatori vessati dall'ingiustizia delle leggi. ( Che tra i tanti effetti collaterali mi obbliga a rimandare i post con le mie adorate passiflore.)

A nulla serve far notare che finora gli animal-ambientasiti si sono limitati a far rispettare le norme già in vigore. Per l'italico cacciatore è sempre troppo.
Suvvia, come si fa a pretendere che un povero cacciatore riesca a non sparare ad un ibis eremita. Cosa vuol dire che gli austriaci hanno lavorato duramente per reintrodurli in natura? E poi i fringuelli. Sono una tradizione! Quindici grammi di uccello, spiumato ancora meno, ma sai che bontà con la polenta?

Insomma, l'italico cacciatore, per essere soddisfatto, deve per forza infrangere qualche norma. Se invece le rispettassero, poverini, farebbero poco carniere. Perchè riempire il carniere è loro diritto, pagano per questo.

Però, come di recente ha detto il signor Cimadoro, "l'Italia con i cacciatori è un paese incivile".

Certo, loro sono civilissimi. Civilissimi nell'abbattere fauna protetta. Civilissimi a cacciare dentro le riserve e i parchi. Civilissimi a sparare a ridosso delle case. Civilissimi ad usare i richiami, sia vivi che elettroacustici. Civilissimi ad uccidere animali d'affezione. Civilissimi in tutto quello che fanno.

Civilissimi anche nel far questo.
Da notare la delicatezza con cui l'anello viene inserito nella zampa del povero volatile. Un trapano battente sarebbe più delicato.
 
 In Italia esiste un fiorente commercio illegale di fauna selvatica grazie a individui senza scrupoli che lucrano in particolar modo sugli uccelli migratori catturati illegalmente, spesso con reti da uccellagione nei roccoli e nelle prodine, e poi immessi altrettanto illegalmente sul mercato grazie anche a ingegnosi sistemi di manomissione delle marcature identificative. Accade infatti che in laboratori clandestini agli uccelli catturati illegalmente vengano applicati alle zampe degli anelli che a norma di legge si possono applicare solo agli uccelli nei primi giorni di vita, così come previsto dal comma 8 dell'articolo 66 del Regolamento CE 865/2006.

E non è un caso isolato. Questo spiega perchè i cacciatori, tutti bravi e tutti onesti, siano così restii a far controllare gli uccelli da richiamo.

Comunque concordo con la frase del Cimadoro. L'Italia, con i cacciatori, è incivile. Nel senso che finchè ci saranno, non potrà essere un posto migliore.


martedì 6 novembre 2012

La verità dietro la caccia in deroga

In giro molti si lamentano della mancata approvazione della caccia in deroga, tant'è che certi cacciatori-bracconieri non hanno esitato a sparare comunque sulla fauna protetta, giustificando il fatto come uno sfogo. Perché è stato leso un loro diritto.
Ora anche la classe politica ha fatto dietro front. Tutti sanno che le deroghe, cosi come i cacciatori le vorrebbero, sono illegali. Tutti lo sanno tranne loro. Come si dice, "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".

«Per anni decisioni opportuniste in Regione»

Questi sembrano proprio i giorni della definitiva perdita di credibilità da parte della nostra classe politica.
Sul Giornale di Vicenza di martedì 16 ottobre leggo che il Consiglio regionale del Veneto, in procinto di varare per il decimo anno di seguito l´apertura della “caccia in deroga” (che mi sembra di capire consentirebbe di derogare alle normative comunitarie che proteggono determinate specie di uccelli migratori) è stato informato della possibilità giuridica che la Corte dei conti possa chiedere ai signori consiglieri di pagare personalmente le eventuali sanzioni europee, delle quali da un paio d´anni ho sentito spesso discutere tra ambientalisti e politici.
Se ho capito bene i consiglieri hanno domandato all´avvocatura regionale se esista questa possibilità, e di fronte alla risposta positiva, hanno pensato bene di rinviare la discussione sulla “caccia in deroga” a data da destinare.
Mi chiedo pertanto: in questi dieci anni cosa hanno votato? Sapevano o non sapevano che le loro decisioni rischiavano di far pagare sanzioni alla collettività per quello che mi sembra fuor di ogni dubbio un favore ad una categoria esigua e circoscritta di persone? Se lo sapevano quale interesse hanno avuto? Se invece non lo sapevano, per quale motivo paghiamo a ciascuno dei 60 consiglieri regionali 8.000 euro al mese? Non potrebbero informarsi?
Mi sembra in sostanza di aver capito che finché le possibili conseguenze delle loro decisioni vengono fatte pagare ai cittadini vanno avanti, ma quando li si minaccia di toccargli il portafoglio si fermano, perchè sono evidentemente consapevoli di assumere decisioni illegittime.
Ho sentito riportare cifre diversissime sull´importo di queste sanzioni, ma si tratta sempre di molti milioni, o molte decine di milioni.
Se è così, il danno economico che questi signori erano pronti ad arrecare ai contribuenti veneti farebbe sembrare la sottrazione di denaro pubblico degli amministratori laziali o lombardi roba da educande.
In quanti altri campi si saranno comportati con lo stesso opportunismo? Chi ci ha governato in tutti questi anni?
Giampaolo