Ricevo un simpatico dispositivo, un adattatore usb bluetooth, 3.0 della Trust. Piccolo, comodo. Così posso sincronizzare il mio cellulare e trasferire documenti, rubrica e co. Anche perchè ho perso il cavetto apposito.
Purtroppo la nokia pc suite con wine, non ne vuole sapere di andare. Motivo per cui esiste una macchina virtuale con xp solo per la pc suite: 4 gb di disco sprecati, ma vabbè, il backup è fondamentale.
inserisco l'adattatore e la mia fedelissima Ubuntu lo riconosce al volo. Anche crunchbang, senza problemi. Esploro il cellulare, scarico ed invio file. Mi collego ad internet dal portatile. Tutto figherrimo. Ora viene il momento di fare il backup della rubrica: avvio la macchina virtuale, dove l'antivirus mi aggiorna che nell'ultimo mese ha protetto il pc da millantamila minaccie, una peggiore dell'altra, inclusa la battaglia tra Vorth ed ombre.
Già. Macchina virtuale che non veniva accesa da almeno un paio di mesi. Forse le macchine virtuali spente in realtà restano in un limbo, un universo parallelo dove il tempo in qualche modo scorre. O forse l'antivirus spara balle.
Trasferisco il controllo dell'adattatore da host a guest.
Nessun driver compatibile è rilevato. Il cd di installazione fallisce miseramente restituendo la famosa schermata blu della morte...
Inutile dire che alla fine il backup non sono più riuscito a farlo se non procurandomi un altro cavetto. Fortunatamente da li a breve passai ad Android, con il mitico Nexus5 che ancora mi accompagna, senza perdere mai un colpo.
Linux Win. Two time!
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