"Avviso ai viaggiatori. Il treno regionale 5487 per $città delle ore 17:00 ha maturato un ritardo di 10 minuti."
A forza di maturare sti treni ormai saranno anche marci. Uhm, in effetti spesso lo sono. Ma non è il tema di oggi.
Sono alla stazione di $altracittà desideroso di tornarmene a casuccia, aspettando al binario il mio treno.
Ovviamente Trenitalia ha altri piani.
Vabbè, dieci minuti sono ordinaria routine. Aspetto. Dopo cinque minuti il tabellone segna 15 minuti di ritardo. Uhm, sospetto.
Altri cinque minuti
"Avviso ai viaggiatori. Il treno regionale 5487 per $città delle ore 17:00 ha maturato un ritardo di 20 minuti."
No buono.
Cinque minuti dopo il ritardo è 25 minuti, poi 30.
Ma porca di quella $disinibita, il treno non sta facendo ritardo, è fermo! Almeno che lo sopprimano subito, così soffriamo tutti meno!
Invece, con somma sorpresa il ritardo smette di crescere, e con soli 35 minuti di ritardo al binario si palesa il... Non so come definirlo.
Sembra un treno, ma è vecchio, ma proprio
vecchio. Nel dizionario, alla voce "obsoleto" c'è la sua fotografia.
Con la velocità di un bradipo zoppo, silenzioso come lo shuttle in fase di decollo, il coso si ferma al binario e le porte scorrevoli si protendono verso l'esterno con la violenza di un gruppo di hurricane, e altrettanto violentemente scorrono lungo le paratie. Devono essere fatte di un acciaio davvero molto robusto per reggere una simile sollecitazione.
Commettendo uno dei tanti errori della mia vita decido di salire e sedermi. I posti a sedere sono delle cose in legno.
Comodissimi.
Non faccio in tempo a pentirmi che le porte si chiudono. Giuro, sono delle ghigliottine. Se un malcapitato avesse avuto la malaugurata idea di protendere la testa fuori per guardare non avrebbe avuto tempo di reagire. Il corpo sarebbe partito alla volta di $città, la testa invece sarebbe rimasta in stazione. Ne sono certo, questo treno lo ha progettato Robespierre.
Rumori degni del già citato shuttle riempiono lo spettrale silenzio che regna nella vettura. Io chiudo gli occhi, ormai sono in ballo. Le vibrazioni si fanno sempre più forti. Sembra di volare a velocità folli. Potremmo benissimo essere decollati alla volta della Luna. Apro gli occhi e scopro con orrore che siamo ancora in stazione e ci muoviamo alla ridicola velocità del bradipo zoppo.
Il coso procede alla lentezza di 80km/h o forse meno, ed il ritardo ad ogni stazione aumenta.
Prima ancora degli
indignados c'eravamo noi, gli
incazzados. Una delegazione parte e si mette sulle traccie del capotreno per chiedergli se non è possibile andare un pelo più veloci, tanto peggio di così non può essere.
E invece...
Il capotreno con faccia stupefatta ci guarda e replica
Capotreno: "Voi siete matti? Voi volete arrivare vivi? Il macchinista ha detto che più di così lui non spinge il treno, altrimenti si apre in due."
Il capotreno con le braccia mima l'atto di afferrare le paratie del treno e tenerle insieme con la forza muscolare.
Uno da in fondo chiede: "Bella merda! Dove l'avete trovato sto coso?"
Capotreno: "Non chiedere ciò che non vuoi sapere. Alla partenza me l'hanno dato e mi hanno detto buona fortuna ti servirà. E sappiate che poi io devo pure riportarlo indietro. Sarà una lunga giornata."
Ho provato tanta simpatia e comprensione per quel pover'uomo e il macchinista...