lunedì 17 luglio 2017

Car curling

È un gelido pomeriggio di dicembre. Stranamente nevica, e le strade sono coperte da un soffice manto bianco che come effetto collaterale rende l'automobilista medio ancora più stupido.
Hai quello che procede a passo d'uomo anche se gli spazzaneve hanno pulito bene la strada. Poi c'è quello che non si cura della neve e guida come se tutto fosse normale, andando a tamponare quello di prima. Ci sono poi anche quelli che appena vedono un fiocco di neve montano le catene, contribuendo così al degrado del manto stradale.

Insieme alla neve fioccano le segnalazioni di animali abbandonati all'esterno, legati a catena e senza riparo, quindi io e $Collega_M ci prepariamo ad un bel giro di controlli.

Decido che si va con la mia macchina. La versione ufficiale è che ha un "pescaggio" maggiore, quindi è più difficile che rimanga bloccata (i luoghi dove dobbiamo andare sicuramente non sono stati puliti dallo spazzaneve). La verità invece è che $Collega_M appartiene alla seconda categoria di piloti sopradescritta, in una sua vita precedente doveva essere stata un comandante di trireme, pronta a speronare le navi nemiche con il rostro. All'epoca doveva essere una cosa buona, al giorno d'oggi serve solo a farmi prendere dei bei spaventi. No, con la neve non è decisamente il caso.

La giornata prosegue senza particolari problemi però intanto la nevicata si fa sempre più intensa.
Una delle segnalazioni riguarda $contrada_pelata, e per raggiungerla dobbiamo procedere lungo ciò che è poco più di una strada sterrata con due corsi d'acqua ai lati. La povera twingo si apre a fatica il passaggio e io sto bene attento a non sbandare e non perdere il controllo, intanto $Collega_M controlla con il navigatore per capire esattamente in quale casa dobbiamo andare. Nonostante la visibilità pessima la individuiamo in mezzo ai campi, per raggiungerla dobbiamo abbandonare la strada, scendere una breve ma ripida discesa per poi proseguire in piano per un centinaio di metri. La manovra è resa ancora più complessa dal ponticello stretto e dall'assenza di riferimenti su dove finisce la strada ed inizia il corso d'acqua.

Raggiunta l'abitazione il controllo procede senza particolari problemi, classico caso di cane alla catena nella neve senza microchip.
Il proprietario non oppone nessuna resistenza, probabilmente perchè desideroso di tornarsene al caldo dentro la sua abitazione. Il cane invece viene fatto mettere all'interno della rimessa, che almeno è al chiuso e diversi gradi sopra lo zero.

Fa sempre un certo che constatare che rastrelli, motozappe, trattori, copertoni usati e fusti di olio esausto hanno maggiore considerazione e trattamento migliore di un cane.

Dopo esserci congedati dal povero cane e dal tristo figuro giriamo la macchina e ci avviamo verso la successiva segnalazione.

Ma ho sottovalutato la discesa.

Che ora è salita.

E il fango è ghiacciato.

E la neve nel frattempo scesa non aiuta.

La povera twingo non riesce a salire.

Ca$$o.

Ora si tratta di prendere la rincorsa sul tratto pianeggiante per avere abbastanza inerzia da vincere la salita, ma non troppa per non finire nel corso d'acqua che sta dall'altra parte dell'incrocio, come scivolo nella salita sono sicuro che scivolerei subito dopo.

$Collega_M rimane a terra per assistermi nelle manovre, perchè ovviamente non basta la rincorsa, ma devo anche centrare il ponticello che ovviamente è invisibile sotto la neve, e una volta presa la rincorsa la mia possibilità di influire sulla traiettoria è molto ridotta.

Cautamente lancio la stone la twingo ma l'inerzia è insufficiente. La volta dopo, anche grazie alle istruzioni di $Collega_M, va meglio ma noto con orrore che la macchina tende a sbandare verso sinistra. E io lo so che il fiumiciattolo è li sotto la neve che sghignazza e mi aspetta.
Terzo tentativo, mancato di poco.

Al quarto tentativo raggiungo il mio obiettivo, ma scopro che sono impossibilitato a fare manovra per andare via.
Faccio l'azzardo. Nuovo tentativo, questa volta con un po' più di energia. Raggiunto il punto più alto sterzo, do fondo al gas e tiro il freno a mano. 
La cosa funziona e la twingo vira di novanta gradi mettendosi esattamente nella direzione verso cui dovremo andare.
Il tutto è accaduto in pochi istanti. Guardo e stimo di essermi fermato a due spanne scarse dal punto di non ritorno.

L'addestramento alle superiori è servito a qualcosa.

$Collega_M mi raggiunge e partiamo verso la successiva avventura.

E così abbiamo anche inventato un nuovo sport, il curling su macchina.

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