Continuano le incredibili vicende narrate nel primo, secondo, terzo, quarto e quinto episodio
Finita la parte di attività sul campo - rilevamenti, registrazioni fotografiche, raccolta di informazioni, dichiarazioni - inizia quella altrettanto complessa e difficile della redazione di tutta la documentazione necessaria per portare avanti l'azione penale.
Ebbene sì, la parte forse più importante del lavoro di una guardia si svolge seduta alla scrivania davanti ad un computer a scrivere. Perchè se i documenti non sono scritti nel modo giusto e non arrivano nel posto giusto nei tempi giusti tutto il lavoro e il sudore versato sul campo finiscono nel cestino.
Scrivere in modo chiaro e corretto, richiamare i giusti articoli di legge fa la differenza tra una informativa di reato archiviata e una portata avanti.
Perchè il Pubblico Ministro deve poter capire esattamente cosa è successo, poter fare le sue valutazioni in modo chiaro. Lui non era presente, noi siamo i suoi occhi e le sue orecchie. Noi dobbiamo cristallizzare la situazione in modo che anche a distanza di anni tutte le informazioni siano limpide e disponibili.
Noi dobbiamo ricostruire la cronologia degli eventi, realizzare le mappe intrecciando le misurazioni raccolte sul campo con la cartografia satellitare, studiare le sentenze passate per capire com'è l'orientamento giuridico attuale, ordinare gli allegati e preparare i supporti digitali quando necessario.
Il tutto deve essere completato in tempo, a volte abbiamo solo 48 ore dal momento in cui agiamo a quando il plico deve essere in mano alla procura.
Le informazioni che forniamo devono essere vere, certe. Non c'è spazio per suggestioni o convinzioni. Si sta decidendo il destino di una o più persone. A volte si fa giurisprudenza, per il futuro di tutti.
Rileggere dieci volte per essere certi che tutto sia chiaro, che non siano possibili fraintendimenti, che gli avvocati della difesa non usino qualche cavillo per mandare tutto in malora.
A volte, come in questo caso, bisogna scavare nel diritto
cercando di capire quali sono le normative da applicare, cercare dei precedenti, fino ad
arrivare a norme del 1865 - ancora in vigore - perchè la situazione è
così assurda ed atipica che non ha prec
Oh, guarda qua. E invece è già successo. Ci sono sentenze di cassazione, anche relativamente recenti. Uhm. In pratica la delibera che autorizzava la mattanza di colombi di per se era legittima, ma prima di procedere le autorità avrebbero dovuto mettere in atto i metodi non cruenti previsti nella delibera stessa e verificare la loro efficacia o meno. Invece non lo hanno fatto, quindi la delibera deve essere disapplicata... Quindi i partecipanti alla battuta dovrebbero rispondere di caccia in periodo di divieto! E a specie protetta!
E la cosa è pure
confermata dalla corte Europea!
Qualcuno dice che siamo troppo cattivi, dei talebani, che la nostra mamma è una che si diverte tanto. Che siamo troppo bastardi.
Se essere determinati e fare bene il proprio dovere significa essere dei figli di puttana, allora noi facciamo parte del Sacro Ordine dei Gran Figli di Troia. E io sono uno dei Supremi Sacerdoti dell'Ordine.
Si, ne sono fiero.
Non c'è pericolo per l'innocente, anche se io sbagliassi non emetto giudizio, non sono giuria. Non è questo il mio potere.
Sarà il giudice a decidere, si chiama così per un motivo.
Chi si lamenta e frigna è chi non ha solo qualche scheletro nell'armadio, ma un intero ossario.
Perchè la vittima si riconosce dal pianto, il colpevole dal piagnisteo.
continua...
lunedì 30 ottobre 2017
lunedì 23 ottobre 2017
Attenti al leopardo
Continuano le strabilianti vicende narrate nel primo, secondo, terzo e quarto episodio
Urge avere copia della delibera che autorizzava la mattanza dei piccioni. Inizia la ricerca...
Questo genere di delibere, sebbene formalmente disponibili al pubblico, sono difficilissime da ottenere, pare quasi che qualcuno non voglia che si conoscano prima che sia troppo tardi per impugnarle. Se fossero fatte con tutti i crismi non sarebbero impugnabili, ovviamente, ma spesso vengono scritte con parti del corpo che nulla hanno a che vedere con le mani.
I dettami della legge e dell'ISPRA prevedono che affinchè si intervenga al fine di contenere una specie dannosa per gli interessi umani sia necessario accertare l'ammontare del danno, che siano messe in atto le misure di controllo non cruento e se - e solo se - queste misure falliscono sia possibile intervenire con i metodi cruenti.
Invece in questo caso, come in tanti altri, i metodi non cruenti sono dettagliatamente indicati ma non attuati, e dalla segnalazione del danno si passa immediatamente all'intervento armato.
Trovo nobile questa solerzia e rapidità da parte dell'istituzione; niente burocrazia, niente perizie, niente valutazioni di fattibilità. Dritti all'azione.
Se fosse sempre così sarebbe bello, ma in genere lo è solo quando di mezzo c'è l'interesse di alcune categorie "particolari" di persone.
Sentendo i proprietari del fondo agricolo otteniamo conferma di questo, loro come ogni anno hanno chiamato in provincia dicendo che i piccioni sono troppi e loro hanno risposto fassotutomi!
A ulteriore conferma dell'inefficacia delle fucilate. Se ogni anno devi intervenire con misure eccezionali significa che c'è qualcosa di profondamente sbagliato.
Ma la logica è qualcosa che appartiene ad un mondo lontano.
continua...
Urge avere copia della delibera che autorizzava la mattanza dei piccioni. Inizia la ricerca...
Ecco, non è andata proprio così, ma non è ci mancasse poi tanto.
- Ma i piani erano ben visibili al pubblico...
- Visibili?! Sono dovuto andare nello scantinato per vederli!
- Ma è quello l'ufficio di consultazione per il pubblico!
- E si deve consultare con la torcia elettrica?
- Oh già, si vede che le lampade si erano fulminate!
- Ma non mancava solo la luce. Mancava anche la scala!
- Insomma, avete trovato i piani?
- Sì - disse Arthur - sì. Erano in fondo a un casellario chiuso a chiave che si trovava in un gabinetto inservibile sulla cui porta era stato affisso il cartello 'Attenti al leopardo'.
-- Douglas Adams, "Guida Galattica per gli Autostoppisti"
Questo genere di delibere, sebbene formalmente disponibili al pubblico, sono difficilissime da ottenere, pare quasi che qualcuno non voglia che si conoscano prima che sia troppo tardi per impugnarle. Se fossero fatte con tutti i crismi non sarebbero impugnabili, ovviamente, ma spesso vengono scritte con parti del corpo che nulla hanno a che vedere con le mani.
I dettami della legge e dell'ISPRA prevedono che affinchè si intervenga al fine di contenere una specie dannosa per gli interessi umani sia necessario accertare l'ammontare del danno, che siano messe in atto le misure di controllo non cruento e se - e solo se - queste misure falliscono sia possibile intervenire con i metodi cruenti.
Invece in questo caso, come in tanti altri, i metodi non cruenti sono dettagliatamente indicati ma non attuati, e dalla segnalazione del danno si passa immediatamente all'intervento armato.
Trovo nobile questa solerzia e rapidità da parte dell'istituzione; niente burocrazia, niente perizie, niente valutazioni di fattibilità. Dritti all'azione.
Se fosse sempre così sarebbe bello, ma in genere lo è solo quando di mezzo c'è l'interesse di alcune categorie "particolari" di persone.
Sentendo i proprietari del fondo agricolo otteniamo conferma di questo, loro come ogni anno hanno chiamato in provincia dicendo che i piccioni sono troppi e loro hanno risposto fassotutomi!
A ulteriore conferma dell'inefficacia delle fucilate. Se ogni anno devi intervenire con misure eccezionali significa che c'è qualcosa di profondamente sbagliato.
Ma la logica è qualcosa che appartiene ad un mondo lontano.
continua...
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giovedì 19 ottobre 2017
lunedì 16 ottobre 2017
Differenti tipi di umanità, diverse priorità
continuano le folli vicende narrate nel primo, secondo e terzo episodio
Finalmente giunge $caponucleo e prende il comando. $P manifesta anche a lui la sua irritazione per la situazione ma $caponucleo lo persuade a completare il controllo. Dopotutto se non hanno nulla da nascondere non dovrebbero avere problemi.
$caponucleo svolge questa attività ormai da molti anni, è un nome molto noto, hanno cercato di farlo fuori in tutti i modi fallendo miseramente e soprattutto ha l'abilità di vendere il ghiaccio agli eschimesi.
Misurando le distanze accertiamo che non rispettano i dettami della legge 157/92. Questo fatto, grave di suo, è ulteriormente aggravato dal fatto che a presiedere la battuta c'è un ufficiale di $polizia_speciale, che sulla carta dovrebbe conoscere la legge sulla caccia come il palmo della sua mano.
Dopo aver raccolto le dichiarazioni dei presenti $caponucleo chiede a $P di interrompere l'attività, vista la situazione e visto l'oggettivo pericolo per la popolazione; poco distante vi è una specie di attrazione naturale, meta di molte famiglie con bambini durante i mesi caldi dell'anno. $P e gli altri partecipanti non vogliono sentire ragioni, ribadiscono che la battuta è autorizzata e quindi intendono proseguire ad ogni costo. Infatti appena ci allontaniamo riprendono a sparare con più determinazione che mai.
In realtà l'attività di "controllo" dei piccioni col fucile è una pura perdita di tempo e risorse economiche. Come abbiamo già visto il colombo prolifera perchè ha le condizioni ideali per farlo, e ammazzarne un pochi qua e la non cambia certo la situazione. Quelli che muoiono vengono prontamente rimpiazzati da nuovi nati e da esemplari provenienti da altre aree. Anche se una popolazione venisse quasi completamente sterminata in pochi mesi potrebbe tornare alla consistenza originaria.
L'abbattimento potrebbe essere d'aiuto se le cause della proliferazione fossero rimosse, ma nelle condizioni attuali è un esercizio privo di senso. O almeno lo è per chiunque non veda il mondo attraverso una mira e non creda che qualsiasi problema sia affrontabile con una buona dose di piombo.
continua...
Finalmente giunge $caponucleo e prende il comando. $P manifesta anche a lui la sua irritazione per la situazione ma $caponucleo lo persuade a completare il controllo. Dopotutto se non hanno nulla da nascondere non dovrebbero avere problemi.
$caponucleo svolge questa attività ormai da molti anni, è un nome molto noto, hanno cercato di farlo fuori in tutti i modi fallendo miseramente e soprattutto ha l'abilità di vendere il ghiaccio agli eschimesi.
Misurando le distanze accertiamo che non rispettano i dettami della legge 157/92. Questo fatto, grave di suo, è ulteriormente aggravato dal fatto che a presiedere la battuta c'è un ufficiale di $polizia_speciale, che sulla carta dovrebbe conoscere la legge sulla caccia come il palmo della sua mano.
Dopo aver raccolto le dichiarazioni dei presenti $caponucleo chiede a $P di interrompere l'attività, vista la situazione e visto l'oggettivo pericolo per la popolazione; poco distante vi è una specie di attrazione naturale, meta di molte famiglie con bambini durante i mesi caldi dell'anno. $P e gli altri partecipanti non vogliono sentire ragioni, ribadiscono che la battuta è autorizzata e quindi intendono proseguire ad ogni costo. Infatti appena ci allontaniamo riprendono a sparare con più determinazione che mai.
In realtà l'attività di "controllo" dei piccioni col fucile è una pura perdita di tempo e risorse economiche. Come abbiamo già visto il colombo prolifera perchè ha le condizioni ideali per farlo, e ammazzarne un pochi qua e la non cambia certo la situazione. Quelli che muoiono vengono prontamente rimpiazzati da nuovi nati e da esemplari provenienti da altre aree. Anche se una popolazione venisse quasi completamente sterminata in pochi mesi potrebbe tornare alla consistenza originaria.
L'abbattimento potrebbe essere d'aiuto se le cause della proliferazione fossero rimosse, ma nelle condizioni attuali è un esercizio privo di senso. O almeno lo è per chiunque non veda il mondo attraverso una mira e non creda che qualsiasi problema sia affrontabile con una buona dose di piombo.
Con $caponucleo andiamo a raccogliere le dichiarazioni delle persone spaventate e/o colpite dalle armi da fuoco in modo da avere un buon dossier da presentare al Pubblico Ministero. Persone che camminando tranquillamente sulla pubblica via, in mezzo alle case, vengono investite dalla rosa di pallini, altri che rilassandosi sulle panchine si spaventano per la vicinanza del rumore degli spari e fuggono. Nei giorni successivi sentiamo anche i proprietari della stalla scoprendo delle cose interessanti...
Quell’amore che ha l’uomo cacciatore per ciò che è vivo e non sa esprimerlo altro che puntandovi il fucile.
~Italo Calvino
continua...
lunedì 9 ottobre 2017
Ligi al proprio dovere
Continuano le mirabolanti vicende narrate nel primo e secondo episodio
Siamo al punto in cui uno dei partecipanti alla battuta di caccia apparentemente illegale pare essere un poliziotto di uno di quei corpi che dovrebbe fronteggiare il bracconaggio. Ed è pure in servizio.
Questo spiega perchè le altre forze di polizia intervenute prima non abbiano fatto nulla. Trovando un $medio_grado a dirgli che va tutto bene loro si saranno fidati.
Chiedo lumi a $P, cosa sta facendo esattamente e perchè, e con non poca fatica scopro che si tratterebbe di un'operazione di controllo dei piccioni approvata dalla provincia, quindi secondo lui io non ho l'autorità per interromperla. Rispondo che invece credo proprio di avercela, e anche fosse ho degli ordini da eseguire e che se la cosa non gli garba può lamentarsi col mio comandante. Ovviamente $P non è in grado di produrmi un documento scritto comprovante questa fantomatica autorizzazione, e mi ostacola nell'identificare gli altri partecipanti alla battuta.
È giunto il momento di chiamare $caponucleo per aggiornarlo e sapere a che punto sono i rinforzi, intanto sono riuscito a fermare tutto e a calmare gli animi, ma sono certo che appena $P avrà parlato con uno dei suoi superiori gli animi si scalderanno di nuovo.
Vista la delicatezza della situazione $caponucleo ci raggiunge in una decina di minuti.
Non so come riesco a mantenere tranquilla la situazione con i tre cacciatori ansiosi di ricominciare a sparacchiare. Bisogna capire che probabilmente sono in astinenza da almeno qualche settimana e le bestiole morte li attorno non sono sufficienti a placare la sete che hanno.
Perchè al cacciatore medio non basta la stagione di caccia che da fine settembre va fino al 31 gennaio... Ha la preapertura, e la stagione viene fatta finire a febbraio. E poi in primavera c'è il contenimento degli ungulati e delle volpi (che stranamente non si sono riusciti a contenere in inverno), poi c'è la caccia alle nutrie e l'addestramento cani... E il contenimento degli altri "nocivi".
Caccia tutto l'anno!
E ancora non basta.
$P non è soddisfatto e se ne torna a confabulare con gli altri tre. Io cerco di stare vicino per chiacchierare, così da tenerli distratti e buoni e allo stesso tempo ottenere più informazioni. Intanto i miei ausiliari si aggirano per l'area a controllare se per errore non sia stati abbattuti anche esemplari di altre specie.
Il problema del contenimento ai colombi è molto sentito a causa del numero apparentemente abnorme degli stessi.
I motivi di questa massiccia presenza sono molteplici. La specie è sicuramente prolifica ma ciò non basta, significa che l'ambiente gli è particolarmente favorevole.
Come per tutte le specie, il colombo per moltiplicarsi rapidamente ha bisogno di cibo, luoghi dove nidificare e assenza di predatori.
In una realtà iperurbanizzata come la Pianura Padana depositi di granaglie, spazzatura e fattorie sono immense fonti di cibo. Infatti non è raro vedere immensi stormi spostarsi dai centri abitati verso la periferia per banchettare.
La città invece è il luogo perfetto dove nidificare. L'abbondanza di edifici abbandonati, semiabbandonati o comunque frutto di scelte architettoniche particolari offre al colombo un numero pressochè illimitato di anfratti e buchi ove costruire il nido. Ovviare a questo sarebbe relativamente semplice ed efficace, ma costoso. In alcune realtà si tenta di agire in tal senso, ma in Veneto mi risulta che nemmeno si tenti. I ricchi proprietari di immobili sarebbero costretti ad assumersi la responsabilità della manutenzione dei loro stessi immobili -orrore!- molto meglio scaricare il problema ed il costo sull'intera società.
Siamo al punto in cui uno dei partecipanti alla battuta di caccia apparentemente illegale pare essere un poliziotto di uno di quei corpi che dovrebbe fronteggiare il bracconaggio. Ed è pure in servizio.
Questo spiega perchè le altre forze di polizia intervenute prima non abbiano fatto nulla. Trovando un $medio_grado a dirgli che va tutto bene loro si saranno fidati.
Chiedo lumi a $P, cosa sta facendo esattamente e perchè, e con non poca fatica scopro che si tratterebbe di un'operazione di controllo dei piccioni approvata dalla provincia, quindi secondo lui io non ho l'autorità per interromperla. Rispondo che invece credo proprio di avercela, e anche fosse ho degli ordini da eseguire e che se la cosa non gli garba può lamentarsi col mio comandante. Ovviamente $P non è in grado di produrmi un documento scritto comprovante questa fantomatica autorizzazione, e mi ostacola nell'identificare gli altri partecipanti alla battuta.
È giunto il momento di chiamare $caponucleo per aggiornarlo e sapere a che punto sono i rinforzi, intanto sono riuscito a fermare tutto e a calmare gli animi, ma sono certo che appena $P avrà parlato con uno dei suoi superiori gli animi si scalderanno di nuovo.
Vista la delicatezza della situazione $caponucleo ci raggiunge in una decina di minuti.
Non so come riesco a mantenere tranquilla la situazione con i tre cacciatori ansiosi di ricominciare a sparacchiare. Bisogna capire che probabilmente sono in astinenza da almeno qualche settimana e le bestiole morte li attorno non sono sufficienti a placare la sete che hanno.
Perchè al cacciatore medio non basta la stagione di caccia che da fine settembre va fino al 31 gennaio... Ha la preapertura, e la stagione viene fatta finire a febbraio. E poi in primavera c'è il contenimento degli ungulati e delle volpi (che stranamente non si sono riusciti a contenere in inverno), poi c'è la caccia alle nutrie e l'addestramento cani... E il contenimento degli altri "nocivi".
Caccia tutto l'anno!
E ancora non basta.
$P: Allora, è finito sto controllo? Noi qui dobbiamo tornare a sparare!Notare il "dobbiamo", perchè loro devono...
Io: Direi proprio di no, visto che di fatto non abbiamo neanche iniziato. Ma a questo punto direi di aspettare $caponucleo così facciamo tutto per bene.
$P non è soddisfatto e se ne torna a confabulare con gli altri tre. Io cerco di stare vicino per chiacchierare, così da tenerli distratti e buoni e allo stesso tempo ottenere più informazioni. Intanto i miei ausiliari si aggirano per l'area a controllare se per errore non sia stati abbattuti anche esemplari di altre specie.
Il problema del contenimento ai colombi è molto sentito a causa del numero apparentemente abnorme degli stessi.
I motivi di questa massiccia presenza sono molteplici. La specie è sicuramente prolifica ma ciò non basta, significa che l'ambiente gli è particolarmente favorevole.
Come per tutte le specie, il colombo per moltiplicarsi rapidamente ha bisogno di cibo, luoghi dove nidificare e assenza di predatori.
In una realtà iperurbanizzata come la Pianura Padana depositi di granaglie, spazzatura e fattorie sono immense fonti di cibo. Infatti non è raro vedere immensi stormi spostarsi dai centri abitati verso la periferia per banchettare.
La città invece è il luogo perfetto dove nidificare. L'abbondanza di edifici abbandonati, semiabbandonati o comunque frutto di scelte architettoniche particolari offre al colombo un numero pressochè illimitato di anfratti e buchi ove costruire il nido. Ovviare a questo sarebbe relativamente semplice ed efficace, ma costoso. In alcune realtà si tenta di agire in tal senso, ma in Veneto mi risulta che nemmeno si tenti. I ricchi proprietari di immobili sarebbero costretti ad assumersi la responsabilità della manutenzione dei loro stessi immobili -orrore!- molto meglio scaricare il problema ed il costo sull'intera società.
Infine c'è il controllo operato dai predatori naturali del colombo, per lo più rapaci, volpi e gatti selvatici.
Purtroppo questi predatori, importanti per il corretto equilibrio dell'ambiente, sono oggetto di attenzione particolare da parte dei cacciatori, che nel loro encomiabile lavoro di salvaguardia della natura e dell'ambiente li sterminano e li perseguitano con ferocia e determinazione che non trova eguali.
Come risultato abbiamo lo
sconvolgimento dei già precari equilibri naturali con proliferazione
di alcuni dei nocivi. E ovviamente il prode cacciatore è pronto a sacrificarsi per proteggere gli inermi e gli indifesi dalla malvagità di cornacchie, nutrie e colombi.
Comprendere il cortocircuito logico con annesso conflitto di interessi è banale e lasciato come esercizio al lettore
continua...
lunedì 2 ottobre 2017
Presentazioni, divise ed altre amenità
Continuano le tristi vicende narrate nel primo episodio
Siamo al punto in cui io mi sto avvicinando rapidamente per intercettare gli altri partecipanti alla battuta in modo che non scappino o non occultino un eventuale bottino.
Mi qualifico, ordino di scaricare le armi e preparare i documenti. Per tutta risposta partono dei colpi d'arma da fuoco.
Questo è il genere di cose che mi fanno incazzare. Se qualcuno ti si avvicina tu almeno operi la cortesia di non sparare; prima di essere una norma di legge è una norma di educazione e di sicurezza. Se chi ti si avvicina è una divisa questo genere di comportamento diventa una minaccia o un affronto.
Mi piazzo davanti, occupando la linea di fuoco e intimando di nuovo di scaricare le armi.
Di lato al casotto, in una posizione che prima era eclissata dallo stesso, vedo parcheggiato un veicolo della $corpo_di_polizia_speciale. Ci sono anche loro da qualche parte, ma non riesco a vederli. La cosa non mi piace neanche un po'. Vabbé, io ho i miei ordini, eseguo.
Gli occupanti dell'orrido casotto sono due, mi fissano, e io a braccia conserte faccio altrettanto.
Io: Beh, stiamo qui tutto il giorno a fissarci? Scaricate le armi ed uscite.
Uno dei tizi inizia a scaricare il fucile ma l'altro, che chiameremo $P, lo ferma.
$P: Tu non scaricare - poi si rivolge a me con tono aggressivo - E tu non puoi stare qui, vattene via.
La mia tacca dell'odio si alza di un'altra unità
Io: Lei non si rivolge a me con quel tono, venga fuori e mi mostri bene la sua faccia. Non sarò così buono da dirglielo un altra volta.
$P esce dal casotto e mi fissa con fare poco amichevole.
$P: Tu non puoi stare qui, stai intralciando la battuta di caccia.Io: Io sono $ARM_ del nucleo delle Guardie Zoofile di $capoluogo, con chi ho il piacere di parlare?
$P diventa paonazzo in viso
$P: Io sono il $medio_grado $P della $corpo_di_polizia_speciale
Io stavo per rispondergli "Si, si, certo. E la in fondo c'è nonna papera che sta prendendo le generalità dei presenti" ma mi fermo giusto in tempo. Sulla sua maglietta vedo lo stemma in tessuto della $corpo_di_polizia_speciale. E li a fianco effettivamente c'è la macchina di $corpo_di_polizia_speciale.
Ma porca miseria, perchè io devo avere divisa con mostrine, distintivo e tutto bene in vista altrimenti vengo accusato di non essere "ben identificabile" e i miei atti rischiano l'annullamento, mentre a sti qui basta una maglietta verde del mercatino cinese con un patacco in tessuto incollato sopra? Se non si qualificava non lo avrei mai riconosciuto.
E qui la situazione si complica.
Mi trovo nella situazione in cui, apparentemente, uno dei bracconieri è un ufficiale di $corpo_di_polizia_speciale che dovrebbe essere specializzata nel perseguire i bracconieri, ed a quanto pare è pure in servizio.
Ma porca miseria, perchè io devo avere divisa con mostrine, distintivo e tutto bene in vista altrimenti vengo accusato di non essere "ben identificabile" e i miei atti rischiano l'annullamento, mentre a sti qui basta una maglietta verde del mercatino cinese con un patacco in tessuto incollato sopra? Se non si qualificava non lo avrei mai riconosciuto.
Guardando meglio i partecipanti alla
battuta noto anche che hanno tutti la spalla arrossata, segno che nelle ore
precedenti ci devono aver dato veramente dentro. È l’effetto dei
numerosi colpi di rinculo del fucile.
E qui la situazione si complica.
Mi trovo nella situazione in cui, apparentemente, uno dei bracconieri è un ufficiale di $corpo_di_polizia_speciale che dovrebbe essere specializzata nel perseguire i bracconieri, ed a quanto pare è pure in servizio.
Oh ca$$o. E mo' che faccio? Rimpiango sempre di più lo scassone del PC di $caponucleo.
continua...
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