E il puma spiega come in realta' gli animali nati e cresciuti vicino all'uomo, non cerchino una giungla che non hanno mai conosciuto, ma semplicemente di esistere, cosa possibile proprio grazie all'allevamento, al circo, allo zoo, che gli animalisti dipingono sempre solo come maltrattamento. "Stai attento Umano, se come me ami i tuoi cuccioli! – avverte la tigre - Umani come Te, che si chiamano animalisti, vogliono togliere ai Tuoi cuccioli il diritto di conoscere dal vivo i miei cuccioli! Ai miei, di nascere e quindi di esistere!..."
Io
non ho ancora i miei cuccioli, ma uno dei desideri della mia vita è
crescere qualche piccolo debito venticinquennale. E sicuramente lo
amerò. Sentiamo cosa dice la tigre.
Io
vorrei togliere al mio cucciolo il diritto di vedere un cucciolo di
un altra specie?
Non
ci avevo mai pensato.
In
effetti non mi risulta che questo sia un diritto, o almeno, che i
sappia non sta scritto da nessuna parte. E poi perchè vorrei far
vedere dal vivo al mio cucciolo un cucciolo di tigre, puma, o di
qualche altra creatura esotica? Non bastano quelle che abbiamo? E poi
vederle libere non sarebbe più bello?
E
ora che ci penso, io ne ho viste ben poche. Abito in campagna (odei,
campagna in veneto... Una casa ogni sputo e tre quarti) ma non ho mai
visto bene una rondine o una pispola. Per la prima volta ho visto un riccio
un anno fa. Cervi (credo) solo una volta, volpi, aquile e mille altre
mancano all'appello. Una volta un tasso. Morto. In mezzo alla strada.
Cacciatori
e zanzare. Quelli si. Tanti.
Ma
i cacciatori dicono che gli animali sono tanti, tanto che vanno
controllati, altrimenti diventano troppi e fanno danni.
Poi però con i soldi della provincia si comprano animali da
liberare, li chiamano pronta caccia. Un po' come i sofficini, pronta
cottura.
Le
zanzare invece non dicono niente.
Guardo
il cielo sopra la mia casa. Ora dovrebbe esser crocevia di migliaia
di creature che vanno e vengono, verso lidi lontani. E invece è
deserto. Penso a quest'estate. Alle lucciole, numerose e
affascinanti, e sparite subito dopo un trattamento al mais. Non ho
voglia di pensare ad altri esempi, che mi rattristo.
Penso
a che terra crescerà il mio cucciolo d'uomo, a cosa lo aspetta.
Ho
cercato di essere più imparziale possibile, e di sposare almeno
parte delle tesi di questi individui, ma non ci riesco, sono opposte.
Ma non credo di essere io a sbagliare, in me sale la convinzione che
siano indifendibili. Mi torna in mente Fantozzi e i 92 minuti di
applausi.
Rileggendo
tutto con attenzione noto però un dettaglio, fondamentale ma
nascosto. Tutto il testo si traduce come un attacco alle associazioni
animaliste. Non ci sono dati scientifici, figure autorevoli, o pareri
di enti accreditati. Sono solo Sergio
Berlato
e Gianni Mattiolo, quest'ultimo mai sentito prima.
Solo
screditare.
Ciò
mi rallegra, perchè significa che come vero ambientalista e
animalista sto lavorando bene. E le mie associazioni con me.
Significa
che non hanno argomenti seri e comprovati per smentirmi, per dirmi
che sbaglio.
Non
sanno bene come difendere le loro idee, si aggrappano su pochi punti
(la conservazione di specie estinte in natura per giustificare la
detenzione in cattività anche di altre) e tentano di gettare fango
su chi, evidentemente e con i fatti, è più bravo di loro.
Forse
un po' di speranza per il mio cucciolo d'uomo c'è ancora.
Nessun commento:
Posta un commento
Non è attiva la moderazione preventiva dei commenti (sugli articoli recenti), ma ciò non toglie che questo sia il mio blog, di conseguenza mi riservo di cancellare qualsiasi commento io non gradisca, in qualsiasi momento e a mio insindacabile giudizio. Se la cosa non ti garba, sappi che il quarzo di cui me ne frega è andato a destra.