lunedì 1 ottobre 2012

il giusto rapporto uomo – animale 1/3


Questo post lo scrissi circa un anno fa, dimenticato, e risaltato fuori pochi giorni fa per caso... :-)


Una sera il mio povero cervello alza bandiera bianca. Ed ecco che il mio fido thunderbird mi serve una fantastica occasione di svago: una mail che mi invita a vedere gli ultimi filmati di berlato.

Aperto il primo, e ascoltato il discorso del felino vengo assalito da due sentimenti contrastanti, pena e ilarità. In effetti i due si son presi abbastanza a scazzottate nel raggiungere i miei muscoli facciali, e credo proprio di essermi esibito in espressioni uniche ed irripetibili. Per fortuna. Meno male che ero solo nella stanza, mi sarei vergognato non poco.

Ma comunque decido di sorbirmi i filmati e ascoltare attentamente e commentare le tesi di questi personaggi, che come me si definiscono “amanti degli animali”, e decido di farlo nel modo più imparziale e schietto possibile.

Leoni, tigri, puma e leopardi parlanti sono i protagonisti, assieme all'europarlamentare Sergio Berlato ed al noto animal trainer Gianni Mattiolo, dei nuovi spot di FederFauna. Spot che spiegano come sia "grazie all'esperienza e alla dedizione degli allevatori, che molte specie animali sono state salvate dall'estinzione" e non certo grazie alle azioni degli animalisti.”
Oggettivamente bisogna riconoscere che è vero. Alcune specie al giorno d'oggi si sottraggono dall'oblio dell'estinzione solo grazie a centri specializzati dove vengono mantenute e riprodotte in cattività. Questo accade perchè il loro ambiente naturale viene fagocitato dall'uomo e dalle sue logiche di mercato, oppure da cacciatori-bracconieri che le cacciano fino a decimarne la popolazione. Odei, definirle salvate è un po' eccessivo, diciamo pure che sono “temporaneamente sottratte”, questo perchè la riproduzione in cattività è problematica, e un reinserimento in natura lo è di più.

Comunque Berlato ringrazia, e io mi unisco in questo ringraziamento.
Lo ritengo corretto. È come ringraziare coloro che bonificano e piantumano un nuovo bosco dopo che quel territorio è stato percorso da un incendio (come sappiamo spesso doloso).
Sarebbe scorretto non provare astio per chi invece l'ha provocato l'incendio.
Ironico sarebbe invece che a ringraziare fosse il presidente dell'associazione piromani italiani.
Curioso è notare che Berlato è il presidente dei cacciatori.

Ma non voglio fermarmi alle apparenze, dopotutto dicono di amare gli animali.
“Anzi, dice Berlato: "in Italia, piu' che degli animali feroci, bisogna aver paura degli animalisti che non conoscono il giusto rapporto uomo – animale"”
Questo mi lascia spiazzato. Io non ho il giusto rapporto uomo – animale.
Non è da tantissimo che sono un attivista animalista, e torno ai ricordi di prima che lo diventassi.
Non ricordo intimidazioni o aggressioni da uomini o donne di ENPA, LAC, LIPU, LAV Ecc...
Invece me ne tornano in mente altre. Pallini che sfrecciano sopra la testa perchè percorro un sentiero in mountan-bike in pieno autunno. Dovetti mettere un campanellino sulla ruota della bici, per evitare di essere scambiato per un cinghiale blu su due ruote.
Ricordo le minacce, neanche tanto velate, a me e il mio cane, colpevoli di disturbare il normale andamento della battuta di caccia.
Confesso che in quei momenti ho avuto paura, paura di coloro che conoscono il giusto rapporto uomo – animale.
Ricordo tutte le bestiole tenute dentro una gabbietta, prigioniere, strattonate e urlanti di paura che si vedono alle varie fiere, vendute da coloro che conoscono il giusto rapporto uomo – animale.
Ho avuto modo di vedere le radiografie del gatto olivier, il cui corpo è stato crivellato sia di pallini da caccia sia da flobber. Gesto compiuto da chi conosce il giusto rapporto uomo – animale.
Se questo è il giusto rapporto uomo – animale, preferisco tenermi il mio. Sarà anche sbagliato, ma mi piace di più.

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