giovedì 13 settembre 2012

Mi go paura

Qualche anno fa sono rimasto risucchiato nel fantastico mondo del volontariato animalista, cosa che ha migliorato non poco la mia fiducia nel genere umano.

Tra le varie cose che seguo, ce ne sono alcune che non hanno contatto diretto con gli animaletti. Una di queste è un tema che mi sta a cuore. Pochi ne avranno sentito parlare, perchè si tratta di un qualcosa che fa fatica a girare. Si tratta del rimborso della servitù venatoria.

per farla breve è un rimborso che ogni proprietario terriero deve vedersi corrispondere per legge, per il semplice fatto che su tale terreno ci possano entrare cacciatori. Rimborso che sbadatamente le regioni/provincie si sono dimenticate di pagare. Da vent'anni.

Io purtroppo non posso chiederlo perchè non ho terra.

Qui inizia la parte tragicomica, cioè istruire il tipico veneto su questo suo diritto

Per chi non ha mai avuto la delizia di parlare con un veneto, diciamo pure "di campagna", (cioè che non è stato "sgrezzato" da un contesto sociale più elastico ed eterogeneo) riprodurrò il tipico modo di discutere, specialmente quando sono adirati. Esempio che mi viene in mente da discussioni con diversi personaggi durante il periodo di introduzione dell'IMU per terreni e fabbricati rurali. (cosa che li rendeva particolarmente coloriti)

"Mi $bestemmia a Monti $bestemmia se lo cato lo $pratica_sessuale_poco_ortodossa! Vago so a Roma $bestemmia e spacco fora tuto! Vago so col lo sparsiluame e nego tuto de $reflui_animali!"

(C'è da dire che io ho fatto l'agraria. Sanno gli dei come sono rimasto immune alla bestemmia e alla musica house)

Ovviamente non sono tutti così. Alcuni sono più volgari, altri per fortuna meno, ma il concetto che mi preme sottolineare è quello dell'orgoglioso combattente che non si piega davanti l'ingiustizia, pronto a difendere la sua terra e la sua gente con gli strumenti che ha a disposizione.

Insomma, tale discorso l'ho sentito decine di volte, e ogni volta dirottavo la discussione sul tema del rimborso.

Io: "Beh, se vuoi fargliela pagare ai politici inizia la pratica per richiedere il rimborso per la servitù venatoria. Così ci guadagni anche qualche soldo e ci paghi l'IMU per chissà quanti anni"

Seguiva spiegazione su cosa è il rimborso, di come funziona la cosa, di quanto è l'ammontare economico. La risposta era sempre più o meno la stessa:

"Mi go paura"

In pratica hanno paura ad inviare la raccomandata, a chiedere quello che è loro di diritto. Paura di una ritorsione delle istituzioni, come controlli della polizia provinciale o di qualche altro ente.

Quando gli si fa notare che invadere Roma a cavallo di trattori e sodomizzare il primo ministro sono comportamenti che sicuramente comportano ritorsioni da parte di organi decisamente più pericolosi di un controllo della provinciale, la discussione degenera verso i mille problemi che incontrano nel quotidiano. Che non centrano nulla, ma vabbé.

E l'idea del serenissimo combattente si scioglie, come un formaggino nel microonde.

Per la cronaca delle decine di persone che hanno già fatto richiesta mesi e mesi fa nessuna ha mai ricevuto visite indesiderate, segno di quanto sia concreto il pericolo.

4 commenti:

  1. me piase el tuo "blog", son veneto de parte de me mare, trevisana, contadina, visin Oderzo... atu capio martorel da uva !

    xe che gli "animalisti" a gan de tenerse streti l'un l'altro, mica sparpagliati...

    Ciao, Stefano.

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    1. lo so bene, siamo in tanti, ma tutti in giro con mille cose. Mi è bastato vedere quel che abbiam fatto in pochi mesi, da quando ci siamo organizzati bene. È giunta fin lassù la storia delle altane da caccia? Perchè qui è il delirio. Di un po', quanti ettari hai?

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    2. E aspetta quando (e se potrò) raccontare le storie di vigilanza venatoria. incontri ravvicinati "di un certo tipo" con cacciatori, felicissimi di essere sorpresi con protetti abbattuti o con selvaggina non segnata.

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  2. se gatu la cortesia de lèvar quel'ostia de accrocchio per poder meter un comento xe mejo, ciò, perchè se nò xe faticosisimo !!!!

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