Il mondo animalista e ambientalista è sicuramente variegato e sfaccettato, cosa che talvolta crea incomprensioni anche tra di noi.
Pochi però sanno che vi sono numerose associazioni, definiamole
diversamente animaliste (rappresentano in modo più o meno diretto cacciatori, pescatori e altri soggetti che, diciamo, rispettano gli animali in modo assai discutibile)
Il motivo per cui si definiscono "animaliste" o "ambientaliste" è però abbastanza complesso, e merita di essere trattato a parte.
Girovagando per internet mi capita questo filmato, realizzato a cura di federfauna, una di queste associazioni per la difesa della
cultura rurale (caccia, pesca circhi e allevamenti), cioè animali come oggetti da
usare a proprio piacimento.
http://www.youtube.com/watch?v=Tpmn7RP1Wns
Il titolo sembra simpatico: Come cucinare il tuo cane / how to coock a dog
Da subito notiamo il titolo anche in inglese, federfauna diventa internazionale, ma non divaghiamo, la chicca è il filmato.
Per semplicità lo possiamo dividere in due parti, la cottura e i ringraziamenti.
Durante la fase di cottura viene spiegato come preparare il cane e come cuocerlo, usufruendo di un servizio chiamato fidopark presente in alcuni autogrill della rete autostradale italiana.
Sono delle specie di box da usare per parcheggiare temporaneamente il proprio cane durante le soste in autogrill, che a detta di questo branco di paguri è una trappola in grado di far soffrire un cane a causa dell'alta temperatura, una specie di forno. Nel filmato si vede chiaramente un termometro appoggiato alla parete esterna di questi box indicare una temperatura fuoriscala per lui, sicuramente sopra i 50 gradi.
Quali gradi? Celsius o Fahrenheit? Dal filmato no si vede, e voglio credere che sia un termometro in gradi celsius, perchè un 86°F corrisponderebbero a 30°C, una temperatura decisamente accettabile.
Sono sicuro che non hanno fatto i furbi e che la temperatura sia davvero superiore a 50°C.
Viene da chiedersi perchè non hanno usato un termometro con scala più alta, chessò, 100°C. Io una risposta me la sono data, ma la vedremo dopo.
Cito direttamente dalla descrizione del filmato
“Per girare questo video, nei mesi di luglio e agosto 2011, sono stati eseguiti quattro sopralluoghi.
Tutte le volte, proprio tra le 12.30 e le 14.30 quando il sole picchiava sulla tenda, sotto, il termometro "impazziva".
Nemmeno una volta è stato presente né un veterinario, né un volontario. Solo qualche cliente che assisteva divertito alle riprese.
Nemmeno una volta c'era anche un solo cane nelle cucce o all'interno dell'area. Anzi, un inserviente ha detto che non le ha mai viste utilizzare da nessuno ed ha aggiunto: "chi volete che metta il suo cane dentro lì ?!..."
Per utilizzare Fido Park serve la chiave da richiedersi presso la cassa dell'Autogrill, depositando un documento di identità e compilando un modulo in cui è chiaramente specificato che "La Società Autogrill S.p.a. non è responsabile per eventuali danni a persone, animali o cose che si verifichino all'interno dell'area Fido Park, non prestando alcun servizio e nessuna forma di assistenza o custodia."
Un grazie ad AmicoPets, ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e a quanti altri hanno collaborato al progetto Fido Park,
per il valido contributo alla cucina internazionale!!!”
Ora viene la parte divertente, smontare.
“Per girare questo video, nei mesi di luglio e agosto 2011, sono stati eseguiti quattro sopralluoghi.
Tutte le volte, proprio tra le 12.30 e le 14.30 quando il sole picchiava sulla tenda, sotto, il termometro "impazziva".”
Chi di noi non ha mai sentito la temperatura della carrozzeria della propria macchina sotto il sole di mezzogiorno di luglio-agosto? Per chi alza la mano, dico che su carrozzerie scure non è difficile cucinare un uovo all'occhio di bue, questo perchè la carrozzeria supera i 100°C. Ciò non significa che anche la temperatura dell'aria all'interno dell'abitacolo raggiunga tali valori, altrimenti le plastiche e le componentistiche elettroniche si rovinerebbero in fretta. E pensare che le macchine non sono isolate termicamente.
Ciò che i nostri paladini non sanno (o che forse sanno molto bene) è che invece i box di fidopark sono isolati termicamente. Significa che la temperatura registrata esternamente sulla superficie del box non riflette quella interna, che in questo caso sarebbe molto minore. Secondo me lo sanno bene, ed è per questo che hanno misurato la temperatura esterna scegliendo un termometro con fondoscala di 50°C, altrimenti si sarebbero registrate temperature molto più alte. Non so quanto, ma sensibilmente più alte, che avrebbero fatto sorgere sospetti.
“Nemmeno una volta è stato presente né un veterinario, né un volontario. Solo qualche cliente che assisteva divertito alle riprese.
Nemmeno una volta c'era anche un solo cane nelle cucce o all'interno dell'area. Anzi, un inserviente ha detto che non le ha mai viste utilizzare da nessuno ed ha aggiunto: "chi volete che metta il suo cane dentro lì ?!..."”
Suppongo che abbiano monitorato tutti gli autogrill che offrono questo servizio, comunque, citando gli amici di tuttozampe.com
http://www.tuttozampe.com/fidopark-autogrill/7140/
“Nelle aree Fido Park i vostri amici a quattro zampe potranno rilassarsi, correre un po’ per sgranchirsi le zampe, mangiare e bere, e per ogni esigenza sarà possibile chiedere la consulenza gratuita di medici veterinari professionisti che di solito sono reperibili nell’area soprattutto durante i week-end estivi nelle ore centrali della giornata, dalle 12:30 alle 14:30.”
Ecco perchè di quell'orario, oltre che per la temperatura, si aspettavano di trovare un veterinario o volontari. Chissà quanto sono rimasti delusi. Il filmato l'avrebbero fatto lo stesso con volontari o veterinari?
“Un grazie ad AmicoPets, ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e a quanti altri hanno collaborato al progetto Fido Park,
per il valido contributo alla cucina internazionale!!!”
Questa frase si riallaccia alla seconda parte del filmato, dove sostanzialmente si ringraziano alcune associazioni animaliste e veterinarie di aver promosso un'iniziativa che fa soffrire di caldo i cani, e di non essere state presenti nella vigilanza.
Per il primo punto, ricordiamoci “Le aree Fido Park sono dotate di acqua corrente, di gazebo che garantisce l’ombra e di cucce
isolate termicamente per assicurare una buona temperatura anche nei mesi più caldi e dotate di impianto di spurgo per eliminare i bisogni del cane e di un sistema di igienizzazione per la disinfettazione dell’ambiente”, cose astutamente tralasciate nel servizio che tenta (anche ignorando le leggi della fisica) di dipingere questi box come “forni”.
Per il secondo punto, l'assenza, è un po' come lamentarsi che la caritas non giunge a Losego (ponte nelle Alpi, BL). Le associazioni animaliste, con tutte le problematiche che affrontano e le missioni che compiono, hanno difficoltà a essere ovunque e intervenire tempestivamente. È la dura verità. Non siamo come caccia, pesca e circhi. Loro non si occupano di animali randagi, non intervengono dove c'è bisogno d'aiuto, non curano le colonie feline, non promuovono adozioni di cani dal canile. Giusto per citare qualche esempio.
Chiudiamo con una riflessione. Visto che questi soggetti ravvisano un potenziale danno per gli animali, hanno pensato di:
- Avvisare le associazioni in questione?
- Avvisare i gestori degli autogrill?
- Avvisare le guardie zoofile o altre forze dell'ordine?
Hint... la risposta inizia per “N”
Si sono limitati a pensare la cosa e a realizzare il servizio, lasciando la situazione così com'è. Da qui si vede quanto gli stanno a cuore gli animali.
È più importante screditare chi non la pensa come loro piuttosto che porre fine a una situazione di sofferenza per gli animali. O forse sanno che è tutta una esagerazione e quindi hanno preferito non esporsi troppo?
In entrambi i casi bell'esempio di coerenza e serietà.
Appare chiaro che (noi veri animalisti) gli abbiamo fatto fare la figura dei peracottari tante volte, e ora tentano di vendicarsi. Ma siccome non hanno molti appigli per riuscirci, cercano le vaccate realizzando documentazioni di dubbia serietà e veridicità.
In una sola parola: patetico.